I fitosteroli, insieme ai brassinosteroidi, sono steroli vegetali che si trovano in diverse parti delle piante. Queste sostanze non possono essere sintetizzate dall’organismo umano e devono quindi essere assunte tramite la dieta. Possono essere trovati in alimenti quali oli vegetali, frutta secca, legumi, semi, cereali, frutta fresca e verdura.
Caratteristiche e Funzioni dei Fitosteroli
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Questi composti sono considerati metaboliti secondari con una struttura e una funzionalità simili a quelle del colesterolo, sebbene venga assorbito nell’intestino a una velocità notevolmente inferiore. Infatti, meno del 5% dei fitosteroli ingeriti viene effettivamente assorbito. Costituiscono una parte vitale delle membrane cellulari vegetali e il loro contenuto varia tra le diverse specie vegetali, nonché tra le varie parti della stessa pianta e a seconda del grado di maturazione. Nel corso degli ultimi anni, l’interesse per i fitosteroli è cresciuto, sostenuto dalle loro potenzialità di apportare benefici alla salute.
Struttura e Biosintesi
La struttura dei fitosteroli è caratterizzata da un’unione di quattro anelli, ed è stata identificata una vasta gamma di questi composti, superando le 250 varietà. La biosintesi dei fitosteroli, che avviene in quasi tutte le piante, si distingue dai percorsi di biosintesi degli steroli in altri regni, come gli animali e i funghi. Il processo inizia con la via del mevalonato, un percorso metabolico comune a molti organismi.
Il primo passaggio coinvolge la conversione dell’acetil-CoA in acido mevalonico, seguito dalla trasformazione di questo composto in due intermedi principali: isopentenil difosfato (IPP) e dimetilallil difosfato (DMAPP). Grazie all’intervento dell’enzima squalene sintasi, gli intermedi subiscono una reazione che porta alla formazione di squalene, il quale può poi essere ulteriormente trasformato in cicloartenolo, un passaggio chiave nella biosintesi dei fitosteroli.
Impatto sulla Salute e Ipercolesterolemia
I fitosteroli, nonostante le loro basse concentrazioni circolanti rispetto al colesterolo, possono influenzare alcuni processi patologici. In particolare, sono stati studiati in relazione alla steatosi epatica non alcolica (NAFLD), una condizione caratterizzata dall’accumulo di lipidi nel fegato non dovuto al consumo di alcol. Fattori genetici, dietetici e ambientali possono contribuire a questa condizione, incorrendo in resistenza all’insulina (IR) e disfunzione adipocitaria.
Gli studi dimostrano che i fitosteroli sono in grado di ridurre l’accumulo di trigliceridi e colesterolo nel fegato degli animali nutriti con una dieta ricca di grassi. L’assunzione prolungata di alimenti ricchi di fitosteroli è associata alla diminuzione di vari fattori di rischio per la NAFLD e può influenzare positivamente la sintesi di acidi biliari, contribuendo alla prevenzione di malattie legate al fegato.
Esempi di Fitosteroli e Benefici
Tra i fitosteroli più conosciuti si trova il β-sitosterolo, presente in alimenti come crusca di riso, germe di grano, arachidi e diversi oli vegetali. Oltre alla sua capacità di ridurre l’assorbimento del colesterolo nell’intestino, il β-sitosterolo ha effetti antiproliferativi e antidiabetici, migliorando anche le funzioni di assorbimento del glucosio.
Un altro esempio significativo è lo stigmasterolo, un fitosterolo insaturo che si trova in grassi vegetali e latte non pastorizzato. Ha dimostrato proprietà antidiabetiche e anti-infiammatorie. Infine, il campesterolo, presente in molte varietà di frutta e verdura, funge da precursore nella produzione di brassinosteroidi, importanti ormoni vegetali coinvolti in vari processi biologici.