Come si Formano i Composti Fenolici Naturali: Un Approfondimento sulla Biosintesi
La biosintesi dei flavonoidi nelle piante segue due principali vie metaboliche: la via dell’acido shikimico e quella dell’acetato. La prima origina lo scheletro dei fenilpropanoidi, mentre la seconda fornisce unità polimeriche a 2 atomi di carbonio.
Indice Articolo
Studi genetici iniziali sul colore dei fiori hanno spinto l’interesse verso la biosintesi dei flavonoidi. Questi composti, metaboliti secondari con funzioni diverse, arricchiscono la chimica delle piante e ne supportano lo sviluppo.
I flavonoidi rappresentano una vasta famiglia di polifenoli, suddivisi in classi come flavanoni, flavoni, isoflavoni, flavonoli, flavanoli e antociani, note per i loro benefici biologici.
# Prima Fase della Biosintesi dei Flavonoidi
La biosintesi dei flavonoidi inizia con la via dello shikimato, presente in batteri, piante, funghi, alghe e parassiti. Questa via porta alla produzione degli amminoacidi aromatici fenilalanina, tirosina e triptofano partendo dai carboidrati.
Il processo avvia con la condensazione aldolica del fosfoenolo piruvato e del D-eritrosio 4-fosfato, catalizzata dall’enzima DAHP sintasi, per generare il 3-deossi-arabinoeptulsonato-7-fosfato, che viene successivamente convertito in acido shikimico.
# Via dei Fenilpropanoidi
La via dei fenilpropanoidi comincia con l’enzima fenilalanina ammoniaca liasi (PAL), che trasforma la L-fenilalanina in acido trans-cinnamico mediante una reazione di eliminazione non ossidativa dell’ammoniaca. Questo acido subisce ulteriori trasformazioni per produrre altri composti fenolici.
Una fase chiave in questo percorso è la conversione dell’acido trans-cinnamico in acido p-cumarico da parte dell’enzima cinnamato 4-idrossilasi (C4H), appartenente alla famiglia del citocromo P450.
Questi acidi aromatici sono precursori di numerosi composti organici rilevanti in agricoltura, nutrizione e industria, come stilbeni, calconi, flavonoidi, lignani e lignina.
Un passaggio successivo vede la 4-coumaroil CoA ligasi (4CL) attaccare una molecola di CoA all’acido p-cumarico, formando il 4-cumaroil CoA, cruciale per la biosintesi dei flavonoidi. Nonostante gran parte del 4-cumaroil CoA sia utilizzato per la produzione di lignina, molte piante deviano una parte di questo intermediario verso la biosintesi dei flavonoidi.
# Calconi
Il primo enzima nella biosintesi dei flavonoidi è la calcone sintasi, appartenente alla famiglia delle polichetidi sintasi. Questi composti chimici, presenti in piante e batteri, includono pigmenti floreali, repellenti per insetti, protezioni UV e antibiotici.
I calconi, presenti in diverse parti delle piante come frutti, semi, cortecce, e fiori, sono flavonoidi a catena aperta con uno scheletro di 15 atomi di carbonio disposto in C6-C3-C6. Sebbene la via principale di biosintesi dei flavonoidi sia conservata nelle piante, numerosi enzimi modificano lo scheletro base, generando varie sottoclassi.
Le transferasi arricchiscono questi composti aggiungendo zuccheri, gruppi metilici e porzioni aciliche, alterando così l’attività fisiologica dei flavonoidi risultanti.
I calconi possiedono proprietà biologiche notevoli, tra cui effetti antimicrobici, antivirali, antiossidanti, anti-Alzheimer, antidiabetici, anti-Parkinson e anti-infiammatori.
Per ulteriori informazioni su questi processi, dá uno sguardo alla [biosintesi dei flavonoidi](https://it.wikipedia.org/wiki/Biosintesi_dei_flavonoidi) e alla [chimica dei polifenoli](https://it.wikipedia.org/wiki/Polifenoli).
Se sei interessato a come queste proprietà biologiche influenzano la salute umana, leggi il nostro [articolo sui benefici dei flavonoidi](#).