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Inibitori dell’aromatasi: Strategie e approcci per affrontare le sfide terapeutiche nel trattamento oncologico.

L’aromatasi, conosciuta anche come estrogeno sintasi, rappresenta un componente fondamentale della superfamiglia del citocromo P450. Questo enzima gioca un ruolo critico nella degli , convertendo precursori androgeni in steroidi C18, i quali sono essenziali per molteplici processi fisiologici e di sviluppo.

Struttura e localizzazione dell’aromatasi

La struttura dell’aromatasi include una glicoproteina specifica e una NADPH-citocromo P450 reduttasi, la quale è ancorata alla membrana e contiene eme con una tasca di legame steroideo. Questo enzima si trova prevalentemente nel reticolo endoplasmatico di vari tessuti, dove è sottoposta a controlli rigorosi da parte di ormoni e glutammato. In particolare, nel sistema nervoso centrale, rende la sua presenza nell’ipotalamo e nel sistema limbico.

Quest’enzima ha un ruolo significativo nella trasformazione del testosterone circolante o prodotto localmente, influenzando anche gli stati emotivi e le funzioni cognitive. Le mutazioni nel gene dell’aromatasi possono portare a una riduzione della sua attività, compromettendo la degli estrogeni.

Meccanismo catalitico dell’aromatasi

L’aromatasi svolge un’azione catalitica fondamentale negli stadi finali della biosintesi degli estrogeni a partire dagli androgeni. Questo processo implica la trasformazione dell’androstenedione in estrone, del testosterone in estradiolo e del 16α-idrossitestosterone in 17β-16α-estriolo. L’androstenedione, un ormone steroideo con 19 atomi di carbonio, viene prodotto da ghiandole come il surrene e le gonadi ed è un precursore comune per gli ormoni sessuali.

Il meccanismo catalitico dell’aromatasi richiede tre molecole di NADPH e tre di ossigeno per convertire l’androstenedione in estrone, secondo la seguente reazione:
androstenedione + 3 O2 + 3 NADPH + 3H+ ⇌ estrone + HCOO– + 4 H2O + 3 NADP+.
Da questo processo si genera anche formiato e NADP+.

Il medesimo processo di aromatizzazione avviene anche durante la conversione del testosterone in estradiolo, seguendo una reazione simile:
Testosterone + 3 O2 + 3 NADPH + 3H+ ⇌ 17 β-estradiolo + HCOO– + 4 H2O + 3 NADP+.

Ruolo dell’aromatasi nel corpo

L’aromatasi ha la funzione di regolare la sintesi degli estrogeni in tessuti non riproduttivi come cervello, tessuto adiposo e ossa. Disturbi legati a carenze o eccessi di estrogeni possono derivare da espressioni alterate o mutazioni nel gene Cyp19a1, responsabile della codifica dell’enzima.

Il dell’attività dell’aromatasi è cruciale in numerosi processi fisiologici. Parameteri come l’indice di massa corporea, la circonferenza del collo e il rapporto vita-fianchi si collegano a variazioni nei livelli di ormoni sessuali in diverse età e nei vari sessi. Elevati livelli di estrogeni e diminuiti livelli di testosterone sono stati osservati in individui con un indice di massa corporea più alto, probabilmente a causa di una maggiore attività dell’aromatasi negli adipociti. Inoltre, l’espressione di questo enzima nel tessuto adiposo sottocutaneo è risultata significativamente più alta in soggetti obesi.

Un elevato rapporto estradiolo/testosterone nel sangue è inoltre associato a un profilo lipidico sfavorevole, includendo trigliceridi e colesterolo LDL alti, mentre i livelli di colesterolo HDL sono ridotti. Queste alterazioni possono contribuire all’insorgenza di aterosclerosi, una condizione caratterizzata dall’accumulo di placche nelle arterie che aumenta il rischio di malattie cardiovascolari.

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