Stricnina: proprietà, usi

La Stricnina: un Potente Alcaloide con Proprietà Tossiche

La stricnina è un alcaloide tossico isolato per la prima volta dai chimici francesi Pierre Joseph Pelletier e Joseph Bienaimé Caventou nel 1818 nella fava di Sant’Ignazio. Questo composto è spesso associato alla brucina, alla clorofilla, all’emetina, alla chinina e alla caffeina.

Struttura e Formulazione

La stricnina ha una struttura complessa con un nucleo di indolo e una formula C21H22N2O2. Presenta una base debole con un intenso sapore amaro.

Proprietà Fisiche

La stricnina forma cristalli bianchi o incolori che fondono a 275-285 °C. È poco solubile in acqua (0.143 g/L) ma più solubile in cloroformio (6.7 g/L). Possiede sette atomi di carbonio asimmetrici e un potere ottico rotatorio specifico [α] = -139°, rendendola levogira.

Utilizzi e Tossicità

La stricnina è un veleno estremamente potente con una dose letale di 1 mg/kg. Il suo avvelenamento provoca convulsioni muscolari e può portare alla morte per asfissia. Agisce come antagonista dei recettori della glicina e dell’acetilcolina, colpendo le fibre nervose che controllano la contrazione muscolare.

La Stricnina nei Romanzi di Agata Christie

Questo veleno è stato utilizzato come arma nei romanzi di Agata Christie, noto per le sue trame misteriose legate spesso al ricorso a sostanze tossiche. La scrittrice, grazie alla sua conoscenza medica, costruiva storie intorno alla morte di personaggi avvelenati, con il celebre detective Hercule Poirot alle prese con gli indizi.

Utilizzi Passati e Attuali

In passato, la stricnina è stata impiegata a fini medici ma, a causa della sua pericolosità, è stata abbandonata in favore di sostanze più sicure. È stata anche usata come doping, come nel caso dell’atleta Felix Kiptoo Kirwa, trovato positivo alla stricnina. Attualmente, viene utilizzata in omeopatia, nonostante la mancanza di prove scientifiche sulla sua efficacia.

In conclusione, la stricnina è un composto dalle proprietà tossiche e letali, che ha trovato impiego nella letteratura e nello sport, nonché nel passato come rimedio medico e attualmente in contesti omeopatici. La sua storia complessa riflette la sua pericolosità e il fascino che esercita nella narrativa e nella scienza.

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