Tripsina enzima pancreatico: proprietà

La tripsina è un enzima pancreatico noto come proteasi alla serina che partecipa alla digestione delle proteine ​​alimentari e ad altri processi biologici.
Il fisiologo tedesco Wilhelm Friedrich Kühne nel 1876 descrisse per la prima volta l’attività proteolitica di questo enzima.

La tripsina è una proteina globulare di medie dimensioni prodotta dal suo precursore che è tripsinogeno. Quest’ultimo è prodotto dal pancreas e si trova nel succo pancreatico, insieme all’amilasi, alla lipasi e al chimotripsinogeno. Il tripsinogeno  attivato dall’ enteropeptidasi, enzima in grado di trasformare il tripsinogeno in tripsina.

Nel 1931 i biochimici Moses Kunitz e John Howard Northrop purificarono per primi la tripsina tramite cristallizzazione e nel 1974 se ne determinò la struttura tridimensionale.

Proprietà

È un enzima, appartenente alla classe delle idrolasi e al sottogruppo delle endopeptidasi ed è in grado di ridurre le proteine a polipeptidi più piccoli o singoli amminoacidi

La tripsina spezza il legame peptidico sul lato carbossilico degli amminoacidi basici come arginina e lisina tranne quando uno dei due è seguito da prolina.

Quando è convertita dal suo zimogeno tripsinogeno è disponibile come forma di idrolasi peptidica attiva per scindere i legami peptidici principalmente tra il gruppo carbossilico della lisina o dell’arginina e il gruppo amminico del residuo amminoacidico adiacente.

tripsina

La tripsina contiene un residuo nucleofilo di serina nel sito attivo  che attacca la parte carbonilica del legame peptidico del substrato per formare un intermedio acil-enzimatico.

L’ attacco nucleofilo è facilitato dalla triade catalitica costituita da istidina-57, aspartato-102 e serina-195.

L’aspartato interagisce con il residuo di istidina e lo posiziona nell’orientamento corretto. L’istidina può quindi interagire con il gruppo alcolico della serina. Togliendo lo ione idrogeno dall’alcol, l’istidina trasforma la serina da un debole nucleofilo contenente un gruppo alcolico in un buon nucleofilo con un gruppo alcossido. La serina può quindi attaccare il carbonio carbonilico che si trova sulla molecola del substrato con rottura del legame peptidico.

Ha un pH isoelettrico di 10.5 e a 37°C è più attiva nell’intervallo di pH compreso tra 7 e 9

Inibitore della tripsina

La conversione di uno zimogeno in una proteasi mediante scissione di un singolo legame peptidico è un mezzo per attivare l’attività enzimatica. Tuttavia, questa fase di attivazione è irreversibile, quindi è necessario un meccanismo diverso per fermare la proteolisi. Gli  inibitori specifici della proteasi riducono l’attivazione del tripsinogeno e quindi l’attività della tripsina coinvolgendo l’inibizione della tripsina o la degradazione del tripsinogeno

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