Bromatometria: reazioni e applicazioni
La bromatometria è una tecnica analitica quantitativa volumetrica che utilizza il bromato di potassio come agente ossidante. La reazione principale coinvolge il bromato di potassio che viene ridotto a bromuro. Dopo il punto equivalente, il bromato ossida il bromuro per dare bromo. La presenza di bromo può essere evidenziata dal suo colore giallo, ma è preferibile usare indicatori quali il metilarancio, il giallo chinolina o il rosso metile.
La bromatometria può essere impiegata per determinare vari composti riducenti come l’acido arsenico, l’idrazina, l’idrossilammina e il ferrocianuro. Alcune sostanze non possono essere ossidate direttamente dal bromato di potassio, ma reagiscono quantitativamente in eccesso di bromo. Soluzioni acide di bromo aventi una determinata concentrazione possono essere ottenute da una soluzione standard di bromato, aggiungendo acido e un eccesso di bromuro. L’eccesso di bromo può essere determinato per via iodometrica aggiungendo un eccesso di ioduro di potassio e titolando lo iodio prodotto con una soluzione di tiosolfato.
La bromatometria può anche essere utilizzata per la determinazione dell’arsenico e dell’antimonio, e dei fenoli. Tuttavia, la presenza di stagno, ferro o rame può influenzare la precisione della determinazione.
Per quanto riguarda la determinazione dei fenoli, la sostituzione avviene rapidamente e quantitativamente con il bromo prodotto dalla reazione tra bromato e bromuro in soluzione acida. Quando la reazione è giunta a completezza, l’eccesso di bromo viene determinato aggiungendo un eccesso di bromuro di potassio e retrotitolando lo iodio con una soluzione di tiosolfato.