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Costante di equilibrio: determinazione spettrofotometrica

Determinazione della Costante di Equilibrio tramite Spettrofotometria

Gli indicatori acido-base sono sostanze deboli che presentano diverse colorazioni a seconda del pH dell’ambiente in cui si trovano. Queste sostanze vengono utilizzate nelle titolazioni acido-base per la rilevazione del punto di equivalenza tramite variazioni cromatiche. Grazie a queste caratteristiche, gli indicatori acido-base sono ideali per la determinazione spettrofotometrica della costante di equilibrio.

Equilibrio di Dissociazione degli Indicatori Acido-Base

L’equilibrio di dissociazione di un indicatore acido-base è descritto dalla reazione:
HIn(aq) ⇄ H^+(aq) + In^-(aq)
dove HIn rappresenta la forma acida dell’indicatore e In^- la sua base coniugata. La costante di equilibrio Ka è espressa da:
Ka = [H^+][In^-]/[HIn]

Calcolo della pKa

Trasformando la precedente equazione in logaritmi in base 10, otteniamo:
pKa = pH + log [HIn]/[In^-]

Quando [In^-]/[HIn] = , il che indica che le concentrazioni della forma acida e della sua base coniugata sono uguali, abbiamo pKa = pH.

per la Determinazione della Costante di Equilibrio

Per determinare la costante di equilibrio di reazioni che coinvolgono specie con diverse colorazioni a seconda del pH, si può ricorrere alla spettroscopia di assorbimento. Utilizzando una specifica lunghezza d’onda a cui una delle due specie assorbe fortemente, è possibile ottenere l’assorbanza in funzione del pH al variare della concentrazione della soluzione.

Variazione dello Spettro in Base al Cambiamento di pH

Secondo il , un aumento della concentrazione di ioni H^+ (e quindi una diminuzione del pH) sposta l’equilibrio verso la forma indissociata. Ad esempio, considerando il blu di bromotimolo, a pH minori di 6 assume una colorazione gialla, tra pH 6 e 7.6 diventa verde, e oltre pH 7.6 si presenta blu.

Quando si passa da un ambiente acido a uno basico, si nota una variazione nello spettro di assorbimento, con picco a 430 nm in ambiente acido (λ1) e a 630 nm in ambiente basico (λ2).

Con la spettrofotometria è possibile analizzare queste variazioni spettrali per determinare la costante di equilibrio di reazioni che coinvolgono indicatori acido-base con proprietà cromatiche diverse in base al pH.

Interpretazione dello spettro

Nell’ dello spettro, si individua una lunghezza d’onda in cui l’assorbanza non dipende dal pH, denominata

punto isosbestico

. A questo punto, le concentrazioni di [HIn] e [In] hanno la stessa assorbività molare. Quando la soluzione è molto acida, l’indicatore si trova principalmente come HIn, con un’elevata assorbanza a una certa lunghezza d’onda (λ1) e una minore a un’altra (λ2). Al contrario, ad elevati valori di pH, l’indicatore è prevalentemente presente come In, con una maggiore assorbanza a λ2 e una minore a λ1.

Variazioni dell’equilibrio con il pH

All’aumentare del pH, l’equilibrio tra HIn e In si sposta, causando una diminuzione dell’assorbanza a λ1 e un aumento dell’assorbanza a λ2. Il pH raggiunge il valore di pKa quando [In] = [HIn], corrispondente alla metà dell’indicatore come HIn e l’altra metà come In, con un punto di flesso per entrambe le specie.

Utilizzo della retta per la misurazione

Per una misurazione più accurata, è preferibile lavorare con una retta anziché con una curva. L’equazione pKa = log [In]/[HIn] + pH si rappresenta graficamente come una retta con pendenza +1, intercettando l’asse delle y nel punto in cui [In] = [HIn], ovvero al pH corrispondente a pH = pKa.

Misurazione dell’assorbanza

Per la misurazione dell’assorbanza, si scelgono due diverse lunghezze d’onda: una in cui l’indicatore è principalmente HIn e l’altra in cui è principalmente In. Si misura l’assorbanza ad ogni lunghezza d’onda, utilizzando la formula Aλ1 = ε(HIn, λ1)· b·[HIn], dove ε(HIn, λ1) è l’assorbività di HIn a λ1 e b è la lunghezza della cella.

Poiché la quantità di HIn dipende dal pH, è difficile determinare la concentrazione esatta. Tuttavia, è nota la concentrazione totale CT dell’indicatore, definita come CT = [HIn] + [In]. A pH bassi, in cui CT ≅ [HIn], si semplifica la formula dell’assorbanza.

Calcoli spettrofotometrici per determinare l’assorbimento di due sostanze

Nella spettrofotometria, è fondamentale calcolare l’assorbanza di due sostanze in soluzione che rappresentano il massimo dell’assorbanza a lunghezze d’onda specifiche. In particolare, si fa riferimento alle formule matematiche per il calcolo dell’assorbimento di HIn e In a diversi valori di pH.

Relazione tra HIn e In

La relazione tra le concentrazioni di HIn e In può essere determinata mediante l’equazione che lega i massimi di assorbanza alle rispettive costanti di assorbimento molare e alle concentrazioni delle specie chimiche coinvolte.

Correzione delle misure sperimentali

Quando si effettuano misurazioni spettrofotometriche, è importante considerare che l’assorbanza rilevata può derivare da entrambe le specie presenti in soluzione. È necessario correggere i valori dell’assorbanza sottraendo l’assorbanza minima misurata per ottenere valori corretti per ciascuna lunghezza d’onda.

Procedura sperimentale

Per determinare sperimentalmente i valori di assorbanza, si utilizza il blu di bromotimolo in soluzioni con diversi valori di pH. Nello specifico, si preparano soluzioni acide e basiche contenenti il blu di bromotimolo e si misura l’assorbanza a diverse lunghezze d’onda. Successivamente, si preparano soluzioni con diversi pH intermedi e si eseguono le misurazioni spettrofotometriche necessarie per calcolare l’assorbanza corretta delle due specie chimiche.

Esempio pratico

Per eseguire gli esperimenti, si aggiunge blu di bromotimolo in due palloni tarati e si preparano soluzioni acide e basiche. Si misura l’assorbanza delle soluzioni a diverse lunghezze d’onda e si procede con l’aggiunta di soluzioni tampone contenenti il blu di bromotimolo. I volumi di soluzioni tampone vengono regolati per ottenere diverse concentrazioni delle specie chimiche coinvolte.

In conclusione, eseguendo le misure spettrofotometriche su soluzioni con diversi pH e concentrazioni, è possibile determinare con precisione i valori di assorbanza corretti per le due specie chimiche considerate, HIn e In.

Calcolare il pH e l’assorbanza delle soluzioni

Per iniziare l’analisi delle nove soluzioni, è necessario portarle a volume con distillata e successivamente misurare il pH utilizzando un pHmetro. Inoltre, è importante misurare l’assorbanza delle soluzioni a diverse lunghezze d’onda.

Calcoli e risultati

Per ottenere informazioni significative, è fondamentale sottrarre l’assorbanza minima registrata a ogni lunghezza d’onda dall’assorbanza di ciascuna delle nove soluzioni in esame. L’assorbanza minima corrisponde all’assorbanza della soluzione a pH = 1 per la lunghezza d’onda λ2 e all’assorbanza della soluzione a pH = 13 per la lunghezza d’onda λ1.

Successivamente, tramite l’equazione [In]/[HIn] = (Aλ2/ε(In- λ2)·b) / (Aλ1 / ε(HIn, λ1)·b), è possibile calcolare [In]/[HIn] per ciascuna delle soluzioni. I risultati possono quindi essere rappresentati graficamente, mostrando il pH in funzione di [In]/[HIn].

Determinazione del pKa e della costante di equilibrio

L’intersezione della retta ottenuta con l’asse delle y corrisponderà al pKa. A partire dal valore di pKa, sarà possibile risalire alla costante di equilibrio utilizzando la relazione Ka = 10-pKa.

Grazie a questa analisi dettagliata, sarà possibile ottenere informazioni fondamentali sulle nove soluzioni considerate, permettendo di comprendere meglio il loro comportamento in relazione al pH e all’assorbanza. Questi dati sono cruciali per interpretare i processi chimici coinvolti e per caratterizzare le soluzioni in esame.

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