Il ruolo cruciale della determinazione dell’ossigeno disciolto nell’acqua
La determinazione dell’ossigeno disciolto, è di fondamentale importanza per valutare la qualità dell’acqua e preservare l’ecosistema acquatico. È necessario tenere in considerazione l’equilibrio di solubilità gas/liquido tra l’ossigeno presente nell’aria e quello disciolto nell’acqua, il quale dipende dalla temperatura e dalla pressione.
Metodo di Winkler per la determinazione dell’ossigeno disciolto
Il metodo di Winkler, elaborato nel 1889 e tutt’oggi utilizzato per la sua precisione e praticità, si basa su una titolazione iodometrica. In tale procedura, si aggiunge un sale di manganese (II), comunemente MnSO4, a un volume noto del campione d’acqua, seguito dall’aggiunta di una soluzione basica di ioduro di potassio per precipitare il manganese (IV) sotto forma di ossido idrato di colore marrone. Successivamente, la soluzione diventa acida per ossidare lo ioduro a iodio mediante il biossido di manganese. Infine, si procede con la titolazione utilizzando una soluzione standardizzata di tiosolfato.
Calcoli per la determinazione dell’ossigeno disciolto
Applicando i calcoli necessari per determinare la concentrazione di ossigeno disciolto, considerando un campione di 263 mL e l’impiego di 2.70 mL di tiosolfato 0.0584 M, si ottiene una concentrazione di ossigeno disciolto pari a 1.50 · 10^-4M, o 4.80 · 10^-3 g/L. Questo valore indica un basso contenuto di ossigeno disciolto, rivelando la presenza di inquinamento nell’acqua analizzata.
In conclusione, la determinazione dell’ossigeno disciolto rappresenta un aspetto cruciale nella valutazione della qualità dell’acqua e nel monitoraggio dell’ecosistema idrico, fornendo preziose informazioni sul grado di inquinamento e sullo stato di salute dell’ambiente acquatico.