Approccio semplificato per l’analisi dei metalli di transizione
L’analisi qualitativa dei metalli di transizione quali cromo, manganese, ferro, cobalto, nichel e rame può essere eseguita in modo efficace e preciso attraverso test relativamente semplici. Questa metodologia, basata sulla diversa colorazione che varia a seconda del numero di ossidazione, permette di evitare l’utilizzo della sistematica dei gruppi, spesso complessa e che richiede tempi lunghi.
Cromo
Il cromo presenta comunemente numeri di ossidazione +3 e +6. La presenza di sali di cromo (III) in soluzioni alcaline provoca la formazione di idrossido di cromo (III) di colore verde. Mediante opportuni test è possibile confermare la presenza dello ione cromo (III).
Manganese
I sali di manganese (II) sono incolori o rosati e possono essere ossidati a permanganato, che si presenta di colore viola. La comparsa di tale colore è indicativa della presenza di manganese (II).
Ferro
Il ferro mostra numeri di ossidazione +2 e +3. Per la determinazione del ferro (III) si utilizza il tiocianato, formando un complesso rosso sangue. Mentre per il ferro (II) si impiega il potassioferricianuro, che produce un complesso blu.
Cobalto
I sali di cobalto (II) in solventi organici presentano una colorazione blu, che si intensifica con l’aggiunta di tiocianato di ammonio, formando il complesso tetracianocobaltato di colore blu.
Nichel
Il nichel (II) reagisce con la dimetilgliossima producendo un complesso insolubile di colore rosa fucsia. Questo test richiede l’aggiunta di acido tartarico, dimetilgliossima e ammoniaca alla soluzione contenente nichel (II).
Rame
I sali di rame manifestano una colorazione blu in soluzioni concentrate, formando il complesso tetrammino rame (II) [Cu(NH3)4]^2+ blu con l’aggiunta di ammoniaca. Si utilizza la reazione con ioduro per confermare la presenza di rame e per evitare interferenze da nichel (II).