Gli errori di titolazione: definizione e calcoli
Gli errori nei risultati della titolazione possono dipendere da diversi fattori, come l’errata lettura dei volumi, l’uso di un indicatore inappropriato, la concentrazione errata del titolante e la mancata standardizzazione. È fondamentale che il punto finale della titolazione sia il più vicino possibile al punto di equivalenza, specialmente nelle titolazioni di neutralizzazione tra un acido e una base, dove il pH di viraggio dell’indicatore deve essere il più vicino possibile al pH teorico.
Definizione degli errori di titolazione
L’errore ε è definito dal rapporto: ε = (Vpf – Vpe) / Vpe, dove l’errore di titolazione è uguale al volume di titolante aggiunto al punto finale Vpf meno il volume necessario al punto equivalente Vpe diviso per Vpe.
Inoltre, si definisce frazione titolata o grado di avanzamento della titolazione il rapporto tra gli equivalenti di titolante aggiunti e gli equivalenti necessari per raggiungere il punto di equivalenza.
Calcoli dell’errore di titolazione
Il calcolo dell’errore di titolazione varia a seconda del tipo di titolazione. Ad esempio, nel caso di una titolazione acido forte-base forte, l’errore di titolazione si può calcolare con l’equazione: ε % = 200 [H+]pf / CA, dove il punto finale si trova a pH > 7 so sostituisce [H+] con [OH-].
Nel caso di titolazione di un acido debole con una base forte, l’errore di titolazione viene calcolato dalla relazione: ε = fpf – 1 = VA + VB / VACAA (KW/ [H+]pf – [H+]pf) – [H+]pf / KA.
Conclusioni
È importante comprendere i fattori che influenzano gli errori di titolazione e saper calcolare tali errori in base alle specifiche condizioni della titolazione. Questo permette di ottenere risultati più accurati e di garantire la correttezza delle analisi condotte mediante titolazione.