I calcoli nelle titolazioni ossidimetriche in chimica analitica
Le titolazioni sono un importante metodo per la determinazione quantitativa della concentrazione delle specie presenti in soluzione. Gli esercizi proposti non sono solo accademici ma trovano applicazione pratica nei laboratori chimici.
Un esempio di esercizio riguarda la soluzione di un campione di ematite contenente Fe2O3. Dopo essere stato trattato con acido cloridrico e cloruro di stagno (II), la soluzione ottenuta viene titolata con bicromato di potassio per determinare la percentuale di Fe2O3 presente nell’ematite.
Un altro esercizio prevede la determinazione della concentrazione molare di Fe2+ e Fe3+ in una soluzione, utilizzando il permanganato di potassio come agente ossidante.
Infine, un esercizio coinvolge il calcolo della percentuale di bicromato di potassio in una soluzione, mediante l’ossidazione dello ioduro a iodio e successiva titolazione con tiosolfato di sodio.
Questi esempi mostrano come le titolazioni ossidimetriche siano utilizzate per analisi quantitative in laboratorio, offrendo numerosi spunti per esercizi pratici in questo ambito della chimica analitica.