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Indicatori metallocromici: caratteristiche

Gli indicatori metallocromici sono composti organici che vengono impiegati nelle titolazioni complessometriche poiché sono in grado di formare complessi stabili con determinati ioni metallici.

Caratteristiche degli indicatori metallocromici

Gli indicatori metallocromici devono soddisfare diversi requisiti necessari per il corretto svolgimento delle titolazioni:
– Devono formare complessi con l’analita.
– La costante di formazione dell’indicatore con l’analita deve essere inferiore rispetto a quella tra analita e titolante.
– Devono presentare una colorazione differente quando si trovano nella forma libera rispetto a quella complessata.
– Devono essere selettivi.
– La reazione di complessazione tra indicatore e analita deve essere rapidamente reversibile.

Poiché gli indicatori metallocromici sono influenzati dal pH, è fondamentale operare in un intervallo di pH adeguato per garantirne il corretto funzionamento.

Indicatori metallocromici e loro caratteristiche

Di seguito sono riportati alcuni esempi di indicatori metallocromici, insieme alle informazioni sulla variazione di colore, l’intervallo di pH e gli ioni metallici rilevati:
– Nero eriocromo T: rosso-blu, Intervallo di pH 6-7, Ioni metallici rilevati: Ca, Ba, Mg, Zn, Cd, Mn, Pb, Hg.
– Muresside: violetto-blu, Intervallo di pH 12, Ioni metallici rilevati: Ca, Cu, Co.
– Arancio xilenolo: rosso-giallo, Intervallo di pH 5-6, Ioni metallici rilevati: Cd, Hg.
– Violetto catecolo: viola-rosso, Intervallo di pH 8-10, Ioni metallici rilevati: Mn, Mg, Fe, Co, Pb.
– Alizarina: rosso-giallo, Intervallo di pH 4.3, Ioni metallici rilevati: Pb, Zn, Co, Mg, Cu.
– Arancio xilenolo: rosso-giallo, Intervallo di pH 1-3, Ioni metallici rilevati: Bi, Th.
– Arancio xilenolo: rosso-giallo, Intervallo di pH 4-5, Ioni metallici rilevati: Pb, Zn.

Determinazione del punto finale nelle titolazioni

Prima di iniziare la titolazione, si aggiungono alcune gocce di indicatore alla soluzione contenente l’analita. L’indicatore formerà complessi con alcuni ioni metallici presenti, assumendo una specifica colorazione. Durante la titolazione, il titolante si lega agli ioni metallici fino al raggiungimento del punto finale, competendo con l’indicatore e provocando una variazione di colore dalla forma complessata alla forma libera.

Titolazioni con EDTA

Nelle titolazioni con EDTA per la determinazione della durezza dell’acqua, vengono impiegati due indicatori specifici: il Nero eriocromo T e il Muresside. Questi indicatori sono fondamentali per rilevare la presenza di determinati ioni metallici nell’acqua e determinarne la durezza complessiva.

Per saperne di più sulle titolazioni con EDTA, puoi consultare questo articolo: [titolazioni con EDTA](https://chimica.today/chimica-analitica/titolazioni-con-edta).

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