Metodo dello Standard Interno in Analisi Chimica: Applicazioni e Calcoli
Le analisi chimiche, spesso eseguite con metodi strumentali, si concentrano sulla determinazione di grandezze fisiche che possono includere la concentrazione di un analita. Tra i metodi utilizzati spiccano le curve di calibrazione, che permettono di ottenere risposte accurate. Due approcci comuni sono il metodo dello standard interno e il metodo dello standard esterno.
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Segnale dell’Analita e Concentrazione
In questo contesto, il rapporto tra il segnale dell’analita e la sua concentrazione è proporzionale al rapporto tra il segnale dello standard e la sua concentrazione, espresso dalla relazione:
segnale dell’analita/ concentrazione dell’analita = k · segnale dello standard/concentrazione dello standard
Per evitare il calcolo della costante di proporzionalità, si può semplicemente considerare il rapporto tra le due risposte. A seconda della tecnica analitica, la risposta può essere espressa come un numero o un picco, come nei casi della spettroscopia di emissione e della gascromatografia.
Esempio di Calcolo
Immaginiamo di effettuare un’analisi con uno standard interno a 100 ppm, con concentrazione dell’analita anch’essa a 100 ppm. Dopo l’analisi, si ottengono le seguenti misurazioni:
– Area del picco dell’analita a titolo noto: 1200
– Area del picco dello standard interno: 1000
Nel calcolo, si immettono sempre 100 ppm di standard interno, per il quale l’area del picco è 1000. Se l’area del picco per il campione incognito è 700, i rapporti tra i due picchi sono rispettivamente 1.2 e 0.7.
Dalla formula, tenendo conto che la concentrazione dello standard interno è di 100 ppm, si determina la concentrazione dell’analita:
100 ppm / 1.2 = x / 0.7
Ottenendo x = 58 ppm, ovvero la concentrazione dell’analita. Per ulteriori chiarimenti su questo metodo, puoi consultare risorse online come il sito di Chimica Today.