Guida completa sulle Titolazioni Potenziometriche: funzionamento e applicazioni
Le titolazioni potenziometriche rappresentano un metodo di analisi quantitativa volumetrica che si basa sulla misurazione del potenziale di un elettrodo indicatore in relazione al volume di titolante aggiunto. Questo approccio garantisce un’elevata precisione e accuratezza nelle misurazioni, superando l’utilizzo dei tradizionali indicatori chimici.
Indice Articolo
Durante una titolazione potenziometrica, vengono impiegati due elettrodi connessi a un voltmetro, che individua il punto finale della titolazione mediante la variazione del potenziale anziché attraverso il cambiamento di colore di un indicatore chimico. È importante mantenere un’agitazione costante durante l’aggiunta del reagente per garantire un’omogenea distribuzione del liquido intorno agli elettrodi.
Applicazioni delle Titolazioni Potenziometriche
Le applicazioni delle titolazioni potenziometriche possono essere classificate in tre categorie principali:
# Reazioni di neutralizzazione (Acido-Base)
Nel caso delle reazioni di neutralizzazione, la curva di titolazione risulta simile a quella ottenuta con gli indicatori chimici. Durante una titolazione acido forte-base forte, si osserva una marcata variazione di potenziale in prossimità del punto equivalente.
# Reazioni redox
Per le titolazioni redox, è possibile impiegare un elettrodo inerte di platino, il cui potenziale dipende dal rapporto [Ox]/[Red] secondo l’equazione di Nernst.
# Reazioni di precipitazione e complessazione
Le titolazioni potenziometriche possono essere applicate anche a reazioni di precipitazione e complessazione, dove la variazione di potenziale riflette la formazione di complessi stabili.
Esempio di titolazione redox
Consideriamo un’elettrodo di platino immerso in una soluzione di ioni Fe3+ in titolazione con ioni Ti3+. Durante questa procedura, le coppie redox coinvolte sono Fe2+/Fe3+ e Ti4+/Ti3+. La curva del potenziale durante questa titolazione mostra un andamento simmetrico dopo il punto equivalente, con i potenziali convergenti verso il valore di 0.10 V, che corrisponde al potenziale standard del titanio.