Trasferimento di energia: calore vs. lavoro
Il trasferimento di energia avviene attraverso due principali modi: calore e lavoro. Il calore corrisponde al trasferimento di energia termica tra i sistemi, mentre il lavoro è associato al trasferimento di energia meccanica tra due sistemi. Questa distinzione tra il movimento a livello microscopico e macroscopico è fondamentale nell’ambito della termodinamica.
J. Joule fu il pioniere nel dimostrare l’equivalenza tra calore (energia termica) e altre forme di energia. Successive esperienze portarono all’equazione: 1 cal = 4.184 J. Una caloria rappresenta la quantità di calore necessaria per aumentare la temperatura di un grammo d’acqua da 14.5 °C a 15.5 °C.
Considerando un gas in un cilindro con pistone, quando il gas viene compresso, il sistema riceve lavoro dall’esterno, mentre quando si espande, compie lavoro sull’esterno. Inoltre, quando il gas si riscalda, riceve calore dall’esterno, e quando si raffredda, cede calore all’esterno.
È rilevante notare che in una qualsiasi trasformazione aperta di un sistema chimico con massa costante, la somma degli scambi termici non coincide con la somma degli scambi dinamici. In altre parole, Q – L ≠ 0.
Il primo principio della termodinamica, estensione del principio di conservazione dell’energia, afferma che l’energia di un sistema termodinamico non si crea né si distrugge, ma si trasforma da una forma all’altra.
Calore e lavoro rappresentano due differenti forme di energia che possono essere scambiate tra i sistemi, obbedendo alle leggi di conservazione dell’energia.