Nomenclatura dei composti di coordinazione: guida completa
I composti di coordinazione si formano mediante reazioni acido-base di Lewis tra un catione metallico e molecole neutre o anioni mono o poliatomici. Possono essere sali o specie non ioniche, a seconda della composizione. I sali sono denominati con un nome composto da due parole, mentre i composti non ionici vengono identificati con un nome composto da una sola parola.
Secondo le linee guida della IUPAC, il numero di ossidazione dei composti di coordinazione è indicato attraverso numeri romani racchiusi tra parentesi, seguendo il sistema Stock.
È importante seguire un ordine specifico nella nomenclatura, nominando prima il catione e poi l’anione. Questo assicura un’identificazione corretta della composizione e della struttura del composto.
Ad esempio, il composto [Cr(NH3)6](NO3)3 è chiamato esamminocromo(III) nitrato, dove il numero romano (III) indica il numero di ossidazione del cromo, determinato in base alla composizione e alle cariche degli anioni presenti nella formula chimica.
Analogamente, il composto K2[PtCl6] viene denominato potassio esacloroplatinato(IV), rivelando il numero di ossidazione del platino come +4, determinato in base alla composizione complessiva del composto.
Per i composti non ionici o molecolari, come [Co(NH3)3(NO2)3] e [CoCl2(NH3)4]Cl, i nomi sono formati da una sola parola. Inoltre, è importante seguire le regole specifiche per la nomenclatura dei leganti, mantenendo la chiarezza nella designazione dei composti.
L’identificazione precisa dei composti di coordinazione attraverso la corretta nomenclatura è fondamentale per una comunicazione efficace e per comprendere le proprietà chimiche di tali composti.
Le regole di denominazione e ordinamento dei leganti nei complessi chimici
I complessi chimici sono costituiti da un metallo centrale, noto come catione, legato a uno o più leganti, come molecole o ioni. La denominazione dei complessi segue regole specifiche per garantire un’identificazione accurata.
Nella denominazione dei complessi chimici, i leganti sono elencati secondo un ordine ben definito. Prima vengono indicati i leganti con carica negativa, seguiti dai leganti neutri e infine dai leganti con carica positiva.
Tuttavia, ci sono alcune eccezioni per i leganti acqua e ammoniaca, noti rispettivamente come “aquo” e “ammino” all’interno della denominazione dei complessi.
I prefissi numerici come “di-“, “tri-“, “tetra-“, vengono utilizzati per indicare il numero di leganti identici presenti nel complesso.
Seguendo queste regole, è possibile identificare e denominare correttamente i complessi chimici, contribuendo ad una comunicazione chiara e precisa tra i chimici.
Come nominare i composti chimici complessi
I composti chimici complessi comprendono uno o più ioni metallici legati a uno o più leganti. La nomenclatura di tali composti segue regole specifiche per garantire una corretta denominazione. L’introduzione di prefissi e suffissi specifici indica il numero e il tipo di leganti coinvolti nel composto.
La terminazione dei nomi segue una logica specifica: gli anioni complessi terminano in “-ato”, mentre gli acidi complessi terminano in “-ico”. Per i complessi cationici e neutri, viene utilizzato il nome del metallo senza particolari terminazioni.
Inoltre, la nomenclatura dei leganti segue regole specifiche, con l’utilizzo di prefissi come “bi-” e “tri-” per indicare il numero di leganti identici.
Il numero di ossidazione degli atomi centrali nei complessi chimici
Il numero di ossidazione di un atomo centrale in un complesso chimico è indicato da un numero romano racchiuso tra parentesi alla fine del nome del complesso. Questo numero romano indica lo stato di ossidazione dell’atomo centrale.
Il seguire questa notazione e la descrizione degli isomeri geometrici è importante per identificare e distinguere in modo preciso la struttura e la disposizione dei leganti all’interno del complesso.
La nomenclatura e la notazione dei leganti, associati alla descrizione degli isomeri geometrici, sono cruciali per identificare e distinguere con precisione i complessi chimici e le loro caratteristiche strutturali.
In sintesi, la comprensione e l’osservanza delle regole di denominazione sono essenziali per garantire una comunicazione efficace e precisa nella chimica dei composti di coordinazione, contribuendo a una comprensione accurata delle loro proprietà e caratteristiche.