L’importanza dell’equazione di Clausius-Clapeyron nella termodinamica La legge di variazione di temperatura e pressione affinché un sistema bifasico ad un componente rimanga in equilibrio termodinamico è espressa attraverso l’equazione di Clausius-Clapeyron. Questa equazione può essere utilizzata per calcolare la pressione del vapore P2 di una sostanza ad una data temperatura T2, noti la pressione di vapore P1 ad un’altra temperatura T1 e noto il ΔH del relativo passaggio di stato liquido-vapore o solido-vapore.
In sintesi, l’equazione di Clausius-Clapeyron è espressa come: ln P2/P1=ΔH/R(1/T1–1/T2), dove ΔH rappresenta l’entalpia, T la temperatura in Kelvin e R è una costante pari a 8.31 J mol^-1K^-1. Non vi è alcuna preclusione per l’unità di misura di P; l’unico vincolo è che P1 e P2 abbiano la stessa unità di misura.
Esercizio 1: Calcolo del calore di vaporizzazione di un liquido
Ad esempio, consideriamo un liquido con una pressione di vapore di 6.91 mm Hg a 0°C e una temperatura di ebollizione di 105°C. Sostituendo i valori noti nell’equazione di Clausius-Clapeyron, otteniamo ΔH = 38.3 kJ/mol. Questo calcolo fornisce un metodo efficace per determinare il calore di vaporizzazione di un liquido.
Esercizio 2: Calcolo della pressione di vapore di un composto
Un altro esempio implica il calcolo della pressione di vapore dell’esano a 25.00 °C, conoscendo l’entalpia molare di vaporizzazione dell’esano (-28.9 kJ/mol) e la temperatura di ebollizione (68.73 °C). Applicando l’equazione di Clausius-Clapeyron si ottiene la pressione di vapore dell’esano a 25.00 °C, pari a 171 mm Hg.
Esercizio 3: Calcolo della temperatura di ebollizione di un composto a una data pressione
La temperatura di ebollizione dell’argon può essere calcolata conoscendo la sua pressione di vapore a 1.5 atm, la temperatura di ebollizione e il calore latente di vaporizzazione. Utilizzando l’equazione di Clausius-Clapeyron, è possibile determinare la temperatura di ebollizione dell’argon a 1.5 atm, che risulta essere 109 K.
Esercizio 4: Variazione di pressione di vapore in funzione della temperatura
Infine, consideriamo un esempio che coinvolge la variazione di pressione di vapore del mercurio a diverse temperature. Sapendo che ad una temperatura di 25.0 °C la pressione di vapore del mercurio deve triplicarsi, possiamo calcolare di quanti gradi è necessario aumentare la temperatura tramite l’espressione di Clausius-Clapeyron, che restituisce un risultato di 312 K, corrispondenti a 39 °C.
Questi esempi dimostrano l’utilità e la versatilità dell’equazione di Clausius-Clapeyron nel calcolo di proprietà termodinamiche dei composti.