La scoperta degli Isomeri Nucleari da Otto Hahn
Nel lontano 1921, il chimico tedesco Otto Hahn ha fatto una scoperta rivoluzionaria presso l’Istituto di chimica Kaiser Wilhelm a Berlino: gli isomeri nucleari. Questi particolari atomi sono caratterizzati dallo stesso numero di protoni e neutroni, ossia presentano lo stesso numero di massa e numero atomico. Tuttavia, si differenziano per energia e modalità di decadimento radioattivo, possedendo diversi stati di eccitazione nel nucleo atomico. Il livello più alto di eccitazione è definito stato metastabile, mentre quello stabile è noto come stato fondamentale.
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Formazione e Caratteristiche degli Isomeri Nucleari
Gli isomeri nucleari si creano come risultato diretto di reazioni come il bombardamento di nuclei con particelle subatomiche o come prodotti di decadimento intermedi di nuclei radioattivi. È importante notare che, a differenza degli isomeri chimici, gli isomeri nucleari hanno sempre energie diverse. Un nucleo in stato eccitato ha un’energia maggiore rispetto a uno nello stato fondamentale, con una differenza che può raggiungere anche alcuni MeV.
Stati Eccitati Metastabili
Il termine “isomero” deriva dal greco antico e nella chimica si riferisce a composti con la stessa formula molecolare ma diverse strutture chimiche. Negli isomeri nucleari, uno o più protoni o neutroni occupano un orbitale nucleare ad energia maggiore e decadono spesso emettendo luce visibile o, a causa delle energie di legame elevate, raggi γ.
Esempi di Isomeri Nucleari
Un esempio emblematico è il 99mTc, con la “m” che indica uno stato metastabile. Questo isotopo ha un tempo di dimezzamento di sei ore e un’energia di eccitazione di 143 keV rispetto allo stato fondamentale. Altri isotopi, come il 99Tc, hanno tempi di dimezzamento molto più lunghi, come nel caso del 180mTa con una stima di 10^15 anni.
Applicazioni Mediche e Utilizzo Pratico
Tra le molte applicazioni degli isomeri nucleari, una delle più diffuse è la scintigrafia con radionuclidi in campo medico, che produce immagini utilizzando le radiazioni rilasciate dai radionuclidi. Un noto radionuclide impiegato è il 99mTc, che può essere combinato con composti stabili per formare radiofarmaci. Questi consentono di localizzare specifiche strutture anatomiche per fini diagnostici, con le immagini acquisite da una gamma camera e elaborate da un’apposita workstation o server dedicato.
In conclusione, gli isomeri nucleari rappresentano un campo affascinante di studio non solo in ambito scientifico ma anche per le applicazioni pratiche che offrono, in particolare nel settore medico.