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Superconduttori: tipi e applicazioni

Superconduttori: tipologie, proprietà e applicazioni

I superconduttori, materiali speciali che manifestano un’eccezionale caratteristica di assenza di resistenza elettrica a temperature estremamente basse, svolgono un ruolo fondamentale in diversi campi dell’ingegneria e della ricerca scientifica. La scoperta del fenomeno della superconduttività risale al 1911, quando H. Kamerlingh Onnes osservò l’improvvisa scomparsa della resistenza elettrica in determinati materiali a temperature prossime allo zero assoluto. La superconduttività è un fenomeno quantistico che permette agli elettroni di formare coppie (conosciute come coppie di Cooper) che possono muoversi come una singola entità senza dissipare energia sotto forma di calore.

Il progresso degli studi sulla superconduttività ha portato alla classificazione dei superconduttori in due tipi principali:

1.

Superconduttori di tipo I

: Questi materiali diventano superconduttori al di sotto di una temperatura critica e espellono completamente campi magnetici dal loro interno. Sono spesso costituiti da metalli puri con una struttura cristallina semplice ma trovano applicazioni limitate a causa della loro sensibilità ai campi magnetici.

2.

Superconduttori di tipo II

: In presenza di campi magnetici, questi materiali mantengono la loro superconduttività. Hanno una struttura cristallina più complessa e possono sopportare campi magnetici più intensi rispetto ai superconduttori di tipo I. Sono ampiamente impiegati in applicazioni come le macchine per risonanza magnetica (MRI), gli acceleratori di particelle e i magneti superconduttori per i treni ad levitazione magnetica.

Una delle proprietà più sorprendenti dei superconduttori è l’effetto Meissner, scoperto nel 1933, che li rende diamagnetici quando vengono sottoposti a un campo magnetico esterno. Questo fenomeno è alla base di impressionanti applicazioni come la levitazione magnetica, dove un superconduttore raffreddato al di sotto della sua temperatura critica riesce a sostenere un magnete in uno stato di sospensione stabile.

La ricerca sulla superconduttività ha aperto nuove prospettive per lo sviluppo di tecnologie avanzate nell’elettronica, nell’energia e nella medicina. L’importanza dei superconduttori continua a crescere e le loro applicazioni sono in costante espansione, con il potenziale per rivoluzionare ulteriormente numerosi settori della scienza e dell’ingegneria.Superconduttori di tipo II: caratteristiche e applicazioni

Nei superconduttori convenzionali, la lunghezza di penetrazione può variare da decine a centinaia di nanometri. I superconduttori di tipo I sono caratterizzati da un punto di fusione basso e da una struttura fisicamente più tenera. In questi materiali, la lunghezza di coerenza è maggiore della profondità di penetrazione.

I superconduttori sono materiali che, a basse temperature e in presenza di un debole campo magnetico, mostrano una conduttività elettrica senza resistenza, nota come superconduttività. Questi materiali sono estremamente interessanti dal punto di vista tecnologico, in quanto possono trasportare correnti molto intense senza dissipazione di energia.

Esistono due tipi principali di superconduttori: di tipo I e di tipo II. D’altra parte, i superconduttori di tipo II sono estremamente utili dal punto di vista tecnologico. Questi materiali possono sopportare campi magnetici intensi senza perdere il loro stato di superconduzione. Inoltre, possono trasportare correnti molto intense, il che li rende adatti per applicazioni pratiche come dispositivi elettronici ad alta potenza.

Uno dei principali fenomeni che caratterizza il comportamento di un superconduttore di tipo II è la sua risposta al campo magnetico applicato. Nei superconduttori di tipo II, il campo magnetico può penetrare parzialmente nel materiale senza distruggere lo stato di superconduzione. Questo fenomeno è stato oggetto di studio e ricerca da parte di scienziati come Aleksej A. Abrisokov, il quale ha elaborato una teoria fondamentale sul comportamento di un superconduttore di tipo II in presenza di un campo magnetico. Secondo la sua teoria, il comportamento magnetico di questi materiali dipende dall’intensità del campo applicato e dalla temperatura, permettendo loro di assumere tre stati magnetici distinti, a seconda delle condizioni.

L’interesse per i superconduttori di tipo II è cresciuto negli ultimi decenni, grazie alle loro numerose applicazioni potenziali. Questi materiali sono utilizzati nella produzione di magneti ad alta intensità, come quelli utilizzati in risonanza magnetica (MRI) e in acceleratori di particelle. Sono anche impiegati nella realizzazione di cavi superconduttori per la trasmissione efficiente dell’energia elettrica.

In conclusione, i superconduttori di tipo II sono materiali estremamente interessanti dal punto di vista tecnologico, grazie alla loro capacità di sopportare campi magnetici intensi e trasportare correnti intense. La loro comprensione e sviluppo continuano a essere oggetto di ricerca e studio per sfruttarne appieno il loro potenziale.

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