L’acantite è un minerale composto da solfuro di argento Ag2S ed è il principale minerale che viene utilizzato per estrarre l’argento. Il suo nome deriva dal greco άκανθα, che significa spina, in riferimento alla sua struttura cristallina. È considerata la forma stabile di solfuro d’argento quando la temperatura è inferiore a 173°C, trasformandosi in argentite al di sopra di questa temperatura. Entrambi i minerali fanno parte del gruppo dei solfuri, differenziandosi per la loro struttura cristallina.
Formazione e distribuzione
L’acantite si forma nelle vene idrotermali e può essere rinvenuta in associazione con diversi minerali tra cui l’argento, la pirargirite, la proustite e altri ancora. Esemplari di acantite di pregio si trovano principalmente in Norvegia, Germania, Marocco, Cina, Perù, Messico, Stati Uniti e Canada.
Proprietà del minerale
Questo minerale si presenta con varie tonalità di grigio, dal grigio argenteo al grigio scuro. Ha un peso specifico tra 7.2 e 7.4, con una durezza che varia da 2 a 2,5 nella scala di Mohs, il che lo rende malleabile e flessibile. Inoltre, è possibile ridurlo in sottili lamine.
Reazioni chimiche
L’acantite reagisce con l’acido cloridrico secondo la seguente equazione: Ag2S + 2HCl → 2 AgCl + H2S, con produzione di solfuro di idrogeno. Allo stesso modo, reagisce con l’ammoniaca secondo questa reazione: Ag2S + 4 NH3 → 2 Ag(NH3)2+ + S2-, formando il complesso diamminoargento.
Utilizzi
L’acantite è principalmente utilizzata per l’estrazione dell’argento, ma è anche ricercata dai collezionisti per la sua bellezza e rarità.