Acido Ipoiodoso: Proprietà, Sintesi e Usi
L’acido ipoiodoso è un ossiacido dell’iodio, con numero di ossidazione +1 e formula HIO. Questo acido è instabile in confronto agli analoghi HClO e HBrO, e presenta una costante di equilibrio relativa alla dissociazione pari a 2.3 · 10-11.
Proprietà
L’acido ipoiodoso esiste solo in soluzione acquosa, conferendo a questa soluzione un caratteristico colore giallo-verde. Allo stato solido non è stato ancora isolato, quindi le sue proprietà sono calcolate teoricamente.
È un potente ossidante ma può anche comportarsi come riducente, poiché lo iodio in questo acido ha un numero di ossidazione intermedio tra +7 e -1.
Sintesi
L’acido ipoiodoso può essere ottenuto dalla reazione tra iodio e ossido di mercurio (II) a temperature comprese tra 0 e 2°C:
2 I2 + HgO + H2O → 2 HIO + HgI2
Un altro metodo di sintesi prevede la reazione tra iodio e idrossido di sodio, che porta alla formazione di ipoiodito e ioduro di sodio in una reazione di disproporzione:
2 NaOH + I2 → NaIO + NaI + H2
Per ottenere l’acido ipoiodoso, avviene l’idrolisi dell’ipoiodito di sodio:
NaIO + H2O ⇄ HIO + NaOH
Reazioni
L’acido ipoiodoso tende a decomporsi tramite una reazione di disproporzione:
5 HIO → HIO3 + 2 I2 + 2 H2O
Questa reazione produce acido iodico, con iodio che mostra un numero di ossidazione +5 e iodio con numero di ossidazione zero.
Usi
L’acido iodico è un potente agente ossidante ed è impiegato nei combustibili per missili. Viene utilizzato anche per la disinfezione e nel trattamento dell’acqua potabile.
Nel settore agricolo, viene impiegato per eliminare le clorammine dall’acqua delle piscine e per contrastare gli insetti nocivi.