Acido iponitroso: caratteristiche e reazioni
L’acido iponitroso, con formula H2N2O2, è un acido debole dove l’azoto presenta un numero di ossidazione +1. In biochimica, la iponitrito reduttasi catalizza la reazione tra idrossilammina e NAD+, che porta alla formazione di acido iponitroso, NADH e H+.
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Proprietà e isomeria dell’acido iponitroso
L’acido iponitroso è un acido diprotico con due costanti di dissociazione (Ka1= 6.17 · 10-8 e Ka2=2.88 · 10-12). Forma sia iponitriti che iponitriti acidi, contenenti rispettivamente gli anioni [ON=NO]2- e [HON=NO]–. Presenta un doppio legame azoto-azoto che determina isomeria cis-trans, trasformandosi nella forma trans più stabile.
Metodi di preparazione dell’acido iponitroso
Ci sono diversi metodi per ottenere l’acido iponitroso. Ad esempio, dalla reazione tra idrossilammina e ossido di mercurio (II), dall’iponitrito di argento con HCl anidro in etere, o dalla reazione tra idrossilammina e acido nitroso.
Reazioni dell’acido iponitroso
L’acido iponitroso può subire diverse reazioni. Viene ossidato dal permanganato di potassio in presenza di acido solforico producendo solfato di manganese (II), acido nitrico, solfato di potassio e acqua. Interagendo con l’ossigeno atmosferico, viene convertito in acido nitrico e acido nitroso. In presenza di acido cloridrico e idrogeno, forma cloruro di idrazinio e acqua.
In conclusione, l’acido iponitroso è un composto versatile dalla struttura complessa che può subire molteplici reazioni chimiche, rendendolo oggetto di studio e interesse nella chimica e nella biochimica.