Acido perclorico: sintesi, usi

Acido Perclorico: Proprietà e Utilizzi

L’acido perclorico, con formula HClO4, è uno dei più potenti acidi minerali conosciuti, classificato come superacido per la sua costante Ka dell’ordine di 10-10. Le sue soluzioni concentrate, che sono incolore e inodore, contengono circa il 70% m/m di acido, a causa della formazione di una miscela azeotropica con l’acqua in cui l’acido è presente al 72,5%.

A temperatura elevata, intorno ai 150°C, l’acido perclorico mostra elevate capacità ossidanti grazie al cloro che possiede un numero di ossidazione +7. Tuttavia, a temperatura ambiente, le sue proprietà si limitano a quelle acide.

Quando mescolato con acido solforico concentrato, anidride acetica o pentossido di fosforo, l’acido perclorico si disidrata formando l’acido perclorico anidro, estremamente instabile e capace di causare esplosioni o reazioni di combustione con sostanze organiche.

Sintesi dell’Acido Perclorico

La sintesi dell’acido perclorico può avvenire in laboratorio miscelando perclorato di ammonio con acido cloridrico a temperature controllate. Un’altra metodologia prevede la reazione del perclorato di bario con acido solforico, che produce solfato di bario come sottoprodotto e acido perclorico.

A livello industriale, l’acido perclorico viene ottenuto dalla reazione tra perclorato di sodio e acido cloridrico, seguita dalla distillazione per separare l’acido.

Utilizzi

L’acido perclorico è ampiamente impiegato nella produzione di perclorato di ammonio, utilizzato come combustibile per razzi. Trova impiego anche nella pulizia dei diamanti, nell’ossidazione di composti organici, nell’industria dei computer, nelle applicazioni elettroniche, come solvente per metalli e leghe.

Nell’ambito della chimica analitica, l’acido perclorico è usato per la titolazione degli amminoacidi e nella determinazione di cromo, silicio nel ferrosilicio e zolfo nel legno. La sua versatilità lo rende un componente chiave in numerosi processi industriali e di laboratorio.

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