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Acqua pesante: proprietà, usi

Acqua pesante: caratteristiche e utilizzi

L’acqua pesante, conosciuta anche come ossido di deuterio, è composta esclusivamente da deuterio ed è rappresentata con la formula 2H2O o D2O. Questa sostanza, differentemente dall’acqua comune che contiene protio, è presente in quantità molto limitate in natura. Poiché il deuterio è uno degli isotopi stabili dell’idrogeno, anche l’acqua pesante non è radioattiva.

Storia e scoperta

Il chimico statunitense Gilbert Lewis, nel 1933, isolò per la prima volta l’acqua pesante, due anni dopo la scoperta del deuterio. Questo isotopo ha svolto un ruolo significativo nello studio della chimica e della fisica.

Gli isotopi dell’idrogeno

L’idrogeno si presenta in tre forme isotopiche differenti: il protio con un solo protone e nessun neutrone, il deuterio con un protone e un neutrone, e il trizio con un protone e due neutroni. Tra questi, il protio e il deuterio sono gli isotopi stabili più comuni, con il protio che costituisce circa il 99,985% e il deuterio lo 0,015% del totale.

Proprietà dell’acqua pesante

La sostituzione dell’idrogeno con il deuterio conferisce all’acqua pesante caratteristiche chimiche e fisiche differenti rispetto all’acqua normale. Ad esempio, ha una temperatura di ebollizione leggermente superiore (circa 101,4 °C) rispetto all’acqua comune. La sua produzione avviene tramite processi come la distillazione frazionata e il processo Girdler, che si basa su uno scambio isotopico tra H2S e H2O.

Usi dell’acqua pesante

L’acqua pesante trova diverse applicazioni, tra cui:

Moderazione dei neutroni

: nei reattori nucleari ad acqua pesante.

Solvente deuterato

: utilizzato in chimica per determinate reazioni.

Fonte di deuterio

: importante per ottenere isotopi marcati selettivamente.

Analisi spettroscopica

: utilizzata nella spettroscopia NMR per analizzare composti chimici.

Inoltre, dall’acqua pesante è possibile ottenere farmaci deuterati che, grazie alla diversa metabolizzazione rispetto ai farmaci tradizionali, offrono nuove possibilità terapeutiche. Alcuni di essi sono già stati approvati per l’uso clinico.

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