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Acquamarina: diffusione, proprietà, usi

L’acquamarina, appartenente alla famiglia del berillio come lo smeraldo, è un silicato di alluminio e berillio con la formula Be3Al2(SiO3)6. La storia di questa gemma risale al 480 a.C., quando gli antichi Greci scolpivano amuleti con essa, derivando il suo nome dal latino “aqua” che significa acqua e “marina” che significa mare, per il suo colore affascinante.

Come si Formano i Cristalli di Acquamarina

La maggior parte dei cristalli di acquamarina si formano nelle cavità sotto la superficie terrestre durante le fasi finali della cristallizzazione del magma. Il raffreddamento lento fornisce il tempo necessario per lo sviluppo di cristalli di grandi dimensioni.

Diffusione della Gemma

L’acquamarina si trova principalmente in Brasile, nelle pegmatiti e nelle vene delle rocce metamorfiche mineralizzate, oltre che in altri paesi come Afghanistan, Kenya, Madagascar, Malawi e molti altri. In India e Sri Lanka si può trovare in depositi alluvionali.

Proprietà Caratteristiche

La gemma mostra una varietà di tonalità che vanno dal blu verdastro al blu, dovute alle tracce di ferro. Esistono due stati di ossidazione del ferro, Fe2+ e Fe3+, che influenzano il colore della pietra. Il trattamento termico può alterare la tonalità della gemma, eliminando eventuali colori indesiderati.

Ha un peso specifico che oscilla tra 2.6 e 2.8 e una durezza di 7.5-8 nella scala di Mohs, rendendola una delle gemme più dure dopo il diamante, rubino, zaffiro, topazio e crisoberillo, anche se è considerata fragile e può essere facilmente scheggiata.

Acquamarina Sintetica e Usi

A partire dagli anni ’80 in Russia e dai primi anni 2000 nella Repubblica Ceca, è stata creata acquamarina sintetica colorata grazie a cobalto, rame e nichel. Tuttavia, l’uso principale dell’acquamarina rimane nella gioielleria, dove viene utilizzata per realizzare anelli, orecchini, bracciali e pendenti.

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