Almandino: distribuzione, minerali associati, caratteristiche e impieghi
L’almandino, appartenente al gruppo del granato, è un neosilicato composto da silicato di ferro (II) e alluminio, con formula Fe3Al2(SiO4)3. Il minerale ha ottenuto il nome “almandino” da Alabanda, grazie al mineralogista tedesco Georg Pawer nel 1546. Si dice che le gemme venissero tagliate in quest’antica città della Caria, Anatolia, che oggi è conosciuta come Doğanyur.
Distribuzione
L’almandino è comunemente trovato nel micascisto, una roccia metamorfica, così come nelle rocce magmatiche come diorite e pegmatite granitica, e nei depositi alluvionali come minerale sedimentario. Si trova associato a diversi minerali come biotite, muscovite, quarzo, staurolite, andalusite, orneblenda, epidoto, magnetite, nefelina, leucite e corindone. Il minerale si trova diffuso in diverse parti del mondo, con importanti ritrovamenti in Tirolo settentrionale, Cina, Brasile, Nuovo Galles del Sud in Australia, e Repubblica Ceca. Negli Stati Uniti, esemplari di alta qualità si trovano in Alaska, mentre nello stato di New York si trova la principale miniera di granato del mondo.
Subway Garnet
Un esemplare di notevoli dimensioni, con un peso superiore a 4 kg, è esposto presso l’American Museum of Natural History di New York. Secondo alcune fonti, il cristallo di colore marrone-rossastro sarebbe stato scoperto durante gli scavi della metropolitana di New York nel 1885. Tuttavia, poiché la metropolitana di New York fu inaugurata nel 1900, 15 anni dopo la scoperta del Subway Garnet, è probabile che la pietra sia stata rinvenuta durante scavi fognari.
Caratteristiche
L’almandino si presenta in varie tonalità, dal rosso al marrone, con possibili sfumature viola. La sua durezza, misurata sulla scala di Mohs, varia da 6.5 a 7.5, mentre il peso specifico è di 4.3, più elevato rispetto agli altri minerali del gruppo dei granati.
Utilizzi
Apprezzato dai collezionisti, l’almandino è ampiamente utilizzato nella produzione di gioielli, specialmente pendenti, orecchini e anelli. A livello industriale, viene impiegato come abrasivo e, quando ridotto in piccoli granuli, contribuisce alla produzione di carta vetrata.