L’anidride fosforica il cui nome è pentossido di difosforo è un ossido in cui il fosforo ha numero di ossidazione +5. Sebbene la formula sia formula P4O10 è usualmente scritto con la sua formula minima P2O5 e denominato di conseguenza.
Proprietà
Si presenta sotto forma come un solido bianco cristallino altamente igroscopico solubile in acido solforico. È poco solubile in acido acetico, acetone, ammoniaca, toluene, benzene, xilene, n-esano e cloroformio. Reagisce con etanolo, metanolo, alcol isopropilico e con l’acqua secondo una reazione esotermica. È un energico disidratante tuttavia, la sua utilità è alquanto limitata dalla sua tendenza a formare un rivestimento viscoso protettivo che inibisce una completa disidratazione.
Sintesi
È ottenuta dalla reazione tra fosforo in eccesso di ossigeno secondo la reazione:
P4 + 5 O2 → P4O10
Reazioni
Reagisce con l’acqua secondo una reazione esotermica in cui ΔH = + 177 kJ:
P4O10 + 6 H2O → 4 H3PO4
A causa del suo forte potere disidratante l’anidride fosforica è utilizzata nella sintesi organica per la conversione delle ammidi primarie o secondarie in nitrili.
P4O10 + RCONH2 → P4O9(OH)2 + RC≡N
L’anidride fosforica reagisce con gli alcoli per dare, a seconda del rapporto stechiometrico, mono-, bi- e trialchilfosfati.
A caldo reagisce con gli acidi carbossilici per dare anidridi:
2 CH3COOH → CH3COOCOCH3 + H2O
Usi
Producendo numerosi fosfati organici e inorganici utilizzati nell’industria tessile, alimentare e delle bevande, carta e plastica, l’anidride fosforica è un materiale di partenza molto versatile. L’anidride fosforica e i suoi derivati sono di particolare importanza in biochimica come agente fosforilante.
È utilizzata nella produzione di:
- catalizzatori supportati da acido fosforico
- fosfati di sodio e ammonio
- vetro unitamente al biossido di silicio e al triossido di boro
Grazie alle sue forti proprietà igroscopiche, l’anidride fosforica può essere utilizzata come agente essiccante