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Arseniuro di gallio: sintesi, usi

Il ruolo dell’arseniuro di gallio nei dispositivi elettronici ad alta frequenza

L’arseniuro di gallio, con formula GaAs, è un composto inorganico che rientra nella categoria dei composti III-V, poiché il gallio appartiene al 13° gruppo e l’arsenico al 15° gruppo della tavola periodica. Questo materiale si presenta sotto forma di cristalli grigiastri con un’iridescenza metallica blu-verdastra. Utilizzato nei dispositivi elettronici ad altissime prestazioni, come circuiti integrati a radiofrequenza, il GaAs garantisce una velocità di funzionamento elevata e un’efficace amplificazione del segnale, contribuendo così al mondo moderno dei dispositivi tecnologici, come i telefoni cellulari.

Il sostegno della DARPA alla ricerca sull’arseniuro di gallio

Finanziata sin dagli anni ’70 dalla Defense Advanced Research Projects Agency, un’agenzia governativa statunitense dedicata allo sviluppo di tecnologie militari, la ricerca sull’arseniuro di gallio ha portato a importanti risultati. Grazie all’impiego di questo composto, negli anni ’80 si è assistito alla miniaturizzazione dei ricevitori GPS, con un impatto significativo sulla tecnologia moderna.

Sintesi e metodi di produzione dell’arseniuro di gallio

Una delle tecniche principali per la sintesi dell’arseniuro di gallio consiste nella reazione del trimetilgallio con l’arsina a circa 700°C, mediante un processo di deposito chimico a vapore. Alternativamente, si può ottenere GaAs facendo reagire gallio gassoso con cloruro di arsenico (III). Questi metodi sintetici sono stati ideati per ridurre l’uso di sostanze tossiche, come l’arsina, rendendo la produzione più efficiente e sicura.

Applicazioni e usi dell’arseniuro di gallio

Caratterizzato da una elevata mobilità dei portatori di carica e da un gap di energia diretto a temperatura ambiente, l’arseniuro di gallio è ampiamente impiegato per la produzione di dispositivi quali diodi laser, diodi emettitori di infrarossi, circuiti a microonde e celle fotovoltaiche. Grazie alla sua capacità di assorbire ed emettere luce in modo efficiente, questo semiconduttore è particolarmente adatto per le applicazioni delle celle solari, offrendo una maggiore efficienza rispetto ad altre tecnologie grazie alle sue proprietà di resistenza al calore e di mobilità degli elettroni.

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