Attività dei metalli: caratteristiche e comportamenti
L’attività dei metalli varia in base alla loro posizione nella tavola periodica, mostrando un aumento da destra a sinistra lungo un periodo e dall’alto verso il basso lungo un gruppo. Questa diversità di comportamento determina differenti livelli di reattività tra i metalli.
I metalli possono essere suddivisi in quattro classi in base alla loro attività:
Classe I:
Metalli altamente attivi come metalli alcalini e alcalino-terrosi, con l’eccezione del magnesio.Classe II:
Metalli come magnesio, alluminio, zinco e manganese.Classe III:
Metalli come cromo, ferro, stagno, piombo e rame.Classe IV:
Metalli come oro, argento, platino e mercurio.I metalli più reattivi della Classe I reagiscono con l’ossigeno e l’umidità presente nell’aria, quindi vengono conservati in liquidi inerti come l’olio minerale.
I metalli della Classe II sono meno reattivi e non reagiscono con l’acqua a temperatura ambiente ma reagiscono rapidamente con gli acidi.
I metalli della Classe III reagiscono solo con acidi forti, con l’eccezione del rame che reagisce solo con acidi ossidanti come l’acido nitrico.
I metalli della Classe IV hanno un alto potenziale di riduzione, risultando praticamente inerti a temperatura ambiente e comunemente utilizzati nel settore della gioielleria.
La reattività dei metalli alcalini con l’ossigeno varia: il litio reagisce lentamente, il sodio in modo più rapido e il potassio in modo violento, formando idrossido di sodio e idrogeno.
I metalli alcalini reagiscono con l’acqua producendo idrossidi e idrogeno, con il litio reagisce meno rapidamente rispetto al potassio, che reagisce in modo esplosivo.
Questi metalli sono solubili in ammoniaca e reagiscono per formare soluzioni conduttrici di corrente elettrica. Ad esempio, il sodio reagisce con ammoniaca per formare sodioammide e idrogeno.