Il funzionamento di una batteria redox a flusso di vanadio
Le batterie redox a flusso sono dispositivi elettrochimici in grado di immagazzinare energia attraverso reazioni redox che coinvolgono due soluzioni contenenti diverse coppie redox. Questo sistema è composto da due serbatoi contenenti le soluzioni che vengono pompate in un elettrolizzatore costituito da un certo numero di celle, connesse in serie o in parallelo. Queste celle sono composte da membra a scambio ionico, che permettono la diffusione di ioni, evitando il mescolamento diretto delle soluzioni anodiche e catodiche. In particolare, le batterie a flusso di vanadio (VRB) sono una delle più sviluppate, in quanto sfruttano le proprietà del vanadio, che può presentare molteplici stati di ossidazione.
Il vanadio, con configurazione elettronica [Ar] 3d^3 4s^2, può presentare diversi stati di ossidazione, tra cui +5, +4, +3 e +2. Questa caratteristica ha portato all’impiego del vanadio nelle batterie a flusso, in cui si utilizzano ioni di vanadio in diversi stati di ossidazione. Ad esempio, nel caso della batteria redox a flusso di vanadio, i serbatoi contengono le specie attive del vanadio in diversi stati di ossidazione, come ad esempio VO2+ e VO2+ al catodo e V2+/V3+ all’anodo, con concentrazioni dell’ordine di 1.5-2 M in acido solforico 2-5 M.
Le reazioni elettrolitiche che avvengono durante il processo di scarica sono fondamentali per il funzionamento della batteria a flusso di vanadio. Ad esempio, nell’elettrodo positivo si verifica la reazione VO2+ + H2O → VO2+ + 2 H+ + 1 e- con un potenziale standard di -0.99 V, mentre nell’elettrodo negativo avviene la reazione V3+ + 1 e- → V2+ con un potenziale standard di -0.26 V. Durante il processo di carica, le reazioni avvengono in senso opposto con un potenziale di 1.25 V.
Le batterie redox a flusso di vanadio presentano elettrodi costituiti da feltri di carbone/grafite ad elevata area superficiale, che possono essere trattati per catalizzare le reazioni elettrochimiche. Questi dispositivi sono noti per la loro alta efficienza energetica, tempi di risposta brevi e lunga durata nel tempo.
In conclusione, le batterie redox a flusso di vanadio rappresentano un sistema promettente per l’accumulo di energia elettrica, con diverse potenziali applicazioni nell’ambito dell’energia sostenibile e delle tecnologie di accumulo energetico.