L’anione bicromato, con formula Cr2O7^2-, contiene il cromo esavalente con numero di ossidazione +6 ed è considerato un inquinante ambientale a causa della sua tossicità, mutagenicità e cancerogenicità, unita all’alta solubilità in acqua che favorisce la diffusione in ambienti estesi.
Struttura e Proprietà
Il bicromato presenta un legame Cr-O-Cr, con ogni atomo di cromo legato a due atomi di ossigeno tramite doppio legame e a un atomo di ossigeno tramite legame semplice.
Il bicromato è un potente agente ossidante che in ambiente acido si riduce a cromo (III) secondo la semireazione:
Cr2O7^2- + 14 H+ + 6 e- → 2 Cr3+ + 7 H2O
Il potenziale normale di riduzione del bicromato è di +1.33 V, ed è impiegato nelle titolazioni ossidimetriche, note come bicromatometriche.
Equilibrio Cromato/Bicromato
In soluzione acquosa, il cromato giallo e il bicromato arancione sono in equilibrio secondo la reazione:
2 CrO4^2- + 2 H+ ⇄ Cr2O7^2- + H2O
Questo equilibrio è influenzato dal pH, spostandosi verso destra in soluzioni più acide, secondo il Principio di Le Chatelier.
Reazioni
Il bicromato si decompone per riscaldamento con produzione di ossigeno:
4 Cr2O7^2- → 4 CrO4^2- + 2 Cr2O3 + 3 O2
In presenza di acido solforico caldo, si forma solfato di cromo (III) con sviluppo di ossigeno:
2 K2Cr2O7 + 8 H2SO4 → 2 K2SO4 + 2 Cr2(SO4)3 + 8 H2O + 3 O2