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Bronzo: composizione, corrosione

La storia del bronzo, la prima lega metallica conosciuta dall’umanità, risale a circa 7000 anni fa, quando veniva utilizzato per la fabbricazione di armi e utensili. In Europa, l’età del bronzo iniziò nel 3500 a.C., sostituendo il rame per la sua maggiore resistenza e durabilità. Il bronzo è stato ampiamente impiegato anche per la realizzazione di opere d’arte preziose, come i bronzi di Riace, la statua di Zeus e l’auriga di Delfi, che hanno resistito all’usura del tempo.

La maestosità del bronzo nell’arte e nella storia

Il bronzo è stato un simbolo di maestosità, regalità e durevolezza nel corso dei secoli. Citato dal poeta Orazio, che lo definì un monumento più duraturo del bronzo, questo metallo è stato utilizzato per adornare mobili di lusso a partire dal 1700. La doratura in bronzo, ottenuta mediante l’applicazione di una soluzione di oro e mercurio, conferiva un’eleganza senza tempo agli oggetti realizzati con questa lega.

Composizione e caratteristiche del bronzo

Il bronzo è una lega di rame e stagno, ma può contenere anche altri elementi come manganese, alluminio, nichel, fosforo, silicio, arsenico e zinco. Attualmente, la sua composizione standard prevede circa l’88% di rame e il 12% di stagno, anche se a seconda degli utilizzi possono essere aggiunti altri elementi per ottenere determinate caratteristiche fisiche.

Utilizzi e proprietà del bronzo

Grazie alla sua resistenza e durezza, il bronzo è impiegato in vari settori industriali per la produzione di boccole, cuscinetti, ingranaggi, ruote dentate e componenti per l’arredamento. La presenza di stagno conferisce al bronzo una maggiore durezza, ma riduce la sua malleabilità, rendendolo ideale per applicazioni che richiedono resistenza e durabilità.

La lega di bronzo è una lega di sostituzione, in cui gli atomi di rame e stagno presentano dimensioni atomiche simili. Questa caratteristica fa sì che il bronzo sia un materiale resistente e affidabile, adatto a sfide meccaniche e strutturali.

Insomma, il bronzo rappresenta una parte importante della storia dell’umanità e continua a essere un materiale prezioso per molteplici applicazioni industriali e artistiche.

Impatto della Struttura del Bronzo sulla sua Resistenza

La struttura cristallina del bronzo ha un impatto significativo sulle sue proprietà meccaniche. La presenza di impurezze e inclusioni nel reticolo cristallino ostacola il flusso degli elettroni, rendendo più difficile lo scorrimento dei piani atomici. Questo porta a una maggiore durezza e resistenza del materiale, anche se a discapito della sua conduttività termica ed elettrica.

Da un punto di vista chimico, il bronzo è suscettibile alla corrosione, soprattutto in presenza di sostanze come ammoniaca e cianuri. Tuttavia, mostra una buona resistenza alle atmosfere industriali e marine, e può essere protetto da acidi deboli con opportuni rivestimenti. Al contrario, l’esposizione a agenti inquinanti come gli ossidi di azoto e i composti contenenti zolfo può accelerare il deterioramento del bronzo.

Corrosione del Bronzo: Fasi e Processi

Il processo di corrosione del bronzo avviene in diverse fasi, influenzate dalla composizione della lega e dalle condizioni ambientali. Nella prima fase, si ha l’ossidazione del rame con la formazione di un sottile film di ossido di rame, che può agire da barriera protettiva contro agenti esterni. Tuttavia, la presenza di solfuri può danneggiare questo film protettivo.

Nelle fasi successive, si forma il solfato di rame sulla superficie esposta, seguito dalla creazione di una crosta nera. L’azione dei cloruri accelera ulteriormente il processo corrosivo, portando infine alla formazione di una crosta bluastra porosa che favorisce la progressione della corrosione.

Un fenomeno degno di nota è la “malattia del bronzo” che colpisce antichi manufatti, principalmente a causa del cloruro di rame (I). Questo composto, a contatto con umidità e ossigeno, genera acido cloridrico che attacca il bronzo, riniziando il ciclo di corrosione.

Nonostante le sue proprietà uniche, il bronzo non è immune ai danni causati dall’inquinamento ambientale e dalla corrosione. Le conoscenze chimiche moderne ci permettono di comprendere meglio i processi di deterioramento di questo materiale, evidenziando l’importanza di adeguate misure protettive per preservare le opere in bronzo nel tempo.

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