Il carburo di silicio: un materiale ceramico dalle alte prestazioni
Il carburo di silicio, conosciuto anche come carborundum e con formula CSi, è un materiale ceramico caratterizzato da un’elevata durezza, posizionandosi tra il diamante e il corindone nella scala di Mohs. Nonostante si trovi nel raro minerale moissanite, viene principalmente prodotto sinteticamente.
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La scoperta e la struttura del carburo di silicio
Nel 1891, il chimico statunitense Edward Goodrich Acheson, durante i suoi studi per la creazione di diamanti artificiali, osservò cristalli lucenti derivanti dalla reazione tra biossido di silicio e carbonio, producendo carburo di silicio secondo la seguente equazione: SiO2 + 3 C → SiC + 2 CO.
La struttura tetraedrica del carburo di silicio vede atomi di carbonio e silicio legati tra loro in un reticolo cristallino tramite forti legami chimici.
Proprietà e utilizzi del carburo di silicio
Il carburo di silicio è noto per la sua durezza, resistenza agli agenti chimici e all’ossidazione. A contatto con l’aria sviluppa uno strato protettivo di biossido di silicio. Le sue caratteristiche uniche, come l’alto punto di fusione, la resistenza all’ossidazione, la conducibilità termica e la resistenza meccanica, lo rendono ideale per applicazioni in ambito aerospaziale, biomateriali e semiconduttori.
Le ceramiche a base di carburo di silicio, a basso contenuto di impurità, mantengono la loro resistenza a temperature estremamente elevate, fino a 1600 °C. La conducibilità elettrica del materiale lo rende utile in elementi riscaldanti a resistenza per forni elettrici, nonché come componente fondamentale nei termistori.
Recentemente, si sta esplorando l’utilizzo del carburo di silicio in applicazioni biomediche, grazie alla sua biocompatibilità. L’integrazione con materiali come il grafene ha portato alla creazione di una nuova classe di materiali ibridi altamente promettenti, che combinano le migliori proprietà di entrambi i componenti.