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Chimica dei non metalli: reattività, polimorfismo

Proprietà reattive dei non metalli

La chimica dei non metalli si focalizza su elementi come l’idrogeno, il carbonio, l’azoto, l’ossigeno, il fluoro e altri ancora. Contrariamente ai metalli, i non metalli, fatta eccezione per il xeno, sono generalmente poco reattivi. Nonostante siano in minor numero, i non metalli costituiscono la maggior parte della massa terrestre e degli organismi viventi.

Variazione della reattività

La reattività dei non metalli dipende dal numero di elettroni di valenza di ciascun elemento. Ad esempio, il fluoro, con 5 elettroni nel livello p, è noto per essere estremamente reattivo, mentre il neon, con l’ottetto atomico completo, risulta inerte. Gli alogeni, tra cui il fluoro, mostrano un alto potere ossidante. A differenza dei metalli, che sono sempre ossidati, i non metalli possono subire sia ossidazione che riduzione. Alcuni non metalli reagiscono con l’ossigeno per formare ossidi acidi che, a loro volta, reagiscono con l’acqua per generare ossiacidi.

Fenomeno del polimorfismo

I non metalli sono spesso presenti in forma poliatomica o biatomica. Alcuni non metalli si trovano in forma poliatomica: il carbonio esiste come grafite, diamante, fullerene, e nanotubi di carbonio, mentre il fosforo si presenta come P4, lo zolfo come S8 e il selenio come Se8. Inoltre, i non metalli possono esistere in diverse forme allotropiche e formare strutture concatenate. Sette non metalli esistono come molecole biatomiche, con punti di fusione e di ebollizione inferiori rispetto alle molecole poliatomiche.

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