Caratteristiche e reazioni del cloruro di mercurio (I)
Il cloruro di mercurio (I), conosciuto anche come sublimato corrosivo, ha la formula chimica Hg2Cl2. Questa sostanza è composta da uno ione Hg22+ e due ioni Cl–, e la sua struttura è stata identificata per la prima volta da Abū Mūsā Jābir ibn Ḥayyān al-Azdī, noto come Gerber, tramite la sublimazione del mercurio in presenza di cloruro di sodio.
Indice Articolo
- Sintesi del cloruro di mercurio (I)
- Reazioni del cloruro di mercurio (I)
In seguito, Johann Kunke scoprì che il cloruro di mercurio (I) poteva essere prodotto sublimando una miscela di solfato di mercurio (II) e cloruro di sodio, mentre Gerard van Swieten lo impiegava per curare la sifilide, nonostante i suoi effetti collaterali a causa della tossicità limitassero la sua diffusione.
Nel 1810, Humphry Davy determinò la struttura del cloruro di mercurio (II) e successivamente del cloruro di mercurio (I).
Sintesi del cloruro di mercurio (I)
Il cloruro di mercurio (I) è un solido bianco poco solubile in acqua, con un prodotto di solubilità Kps= 1.3 ∙10-18. Può essere ottenuto a partire da mercurio metallico e cloruro di mercurio (II) attraverso la reazione di comproporzione:
Hg + HgCl2 → Hg2Cl2
Reazioni del cloruro di mercurio (I)
In presenza di ammoniaca, il cloruro di mercurio (I) subisce una reazione di disproporzione formando mercurio metallico e mercurio amidocloruro bianco secondo la reazione:
Hg2Cl2(s)+ 2 NH3(aq)→ Hg(l) + HgNH2Cl(s) + NH4Cl(aq)
Interagisce anche con cloruro di stagno (II) producendo mercurio metallico e cloruro di stagno (IV) secondo la reazione:
Hg2Cl2 + SnCl2 → Hg + SnCl4
Utilizzato come elettrodo a calomelano in analisi, la semireazione di riduzione correlata è:
Hg2Cl2(s) +2 e– ⇄ 2 Hg(l) + 2 Cl–(aq)
A causa della tossicità, l’impiego del cloruro di mercurio (I) in cosmetici sbiancanti e come additivo nei dentifrici è stato completamente abbandonato.