I benefici dell’utilizzo dei coagulanti chimici nell’acqua per la coagulazione e la rimozione delle particelle sospese sono evidenti. Esistono tre tipi di particelle che possono essere presenti nell’acqua: sostanze chimiche disciolte, soluzioni colloidali e solidi sospesi. La coagulazione è seguita dalla flocculazione, che consente di separare le particelle colloidali e sospese.
La coagulazione è un processo chimico che comporta l’unione di materiali insolubili manipolando le cariche delle particelle. L’aggiunta di sali di ferro o di alluminio, come solfato di alluminio o solfato ferrico, a un flusso di acque reflue favorisce questo processo.
L’obiettivo principale nell’utilizzo dei coagulanti è la riduzione della torbidità dell’acqua, contribuendo a renderla più limpida. Le particelle disciolte in forma ionica non possono essere allontanate con questo metodo poiché sono stabili.
La chimica della coagulazione si basa sulle interazioni tra le cariche delle particelle. I coagulanti neutralizzano le cariche elettriche delle particelle presenti nell’acqua, facilitando la loro rimozione.
I coagulanti primari sono essenziali nel processo di coagulazione, seguito dalla flocculazione. Gli ausiliari della coagulazione possono accelerare il processo ma non sono sempre necessari. La scelta del coagulante e della sua concentrazione dipende dalle sostanze presenti nell’acqua.
I coagulanti più comuni sono la calce, l’allume e i sali di ferro. Essi possono essere sia sali metallici che polimeri di tipo cationico. I sali metallici di alluminio e ferro sono tra i più utilizzati per la loro efficacia nella coagulazione delle particelle presenti nell’acqua.
Le proprietà coagulanti dei sali metallici di alluminio e ferro sono legate alla loro capacità di formare complessi polinucleari con elevate capacità di coagulazione.
Per valutare il tipo e la dose di coagulante da utilizzare, vengono effettuate prove di Jar-test, che simulano il trattamento delle acque. Queste prove consentono di determinare il coagulante più adatto in base ai risultati ottenuti.
In conclusione, l’utilizzo dei coagulanti chimici è fondamentale per il trattamento delle acque e la rimozione delle particelle sospese, contribuendo a rendere l’acqua più pulita e sicura per il consumo umano e ambientale.L’importanza dell’usare sostanze coagulanti per la depurazione delle acque
La depurazione delle acque è un processo fondamentale per garantire la qualità dell’acqua che consumiamo. Una delle tecniche utilizzate per rimuovere le impurità presenti nell’acqua è la coagulazione, che si basa sull’uso di sostanze chimiche coagulanti. Tra queste sostanze troviamo l’adsorbimento, la cui efficacia può essere influenzata dal pH dell’acqua.
Sostanze come l’ossido di calcio idrato e il carbonato di magnesio possono agire da coagulanti, contribuendo alla rimozione delle particelle sospese nell’acqua. Le sostanze polimeriche sono spesso impiegate come coagulanti in quanto devono essere solubili in acqua. Questi polimeri possono essere di natura sia naturale che sintetica, con i polimeri sintetici che presentano il vantaggio di essere privi di tossine e biodegradabili.
Questi polimeri, grazie alle loro grandi dimensioni, possono favorire la destabilizzazione delle particelle in sospensione tramite la formazione di ponti o la neutralizzazione della carica. Essi possono assumere diverse forme come soluzioni, polveri ed emulsioni e vengono spesso utilizzati in combinazione con sali metallici per ottimizzare il processo di coagulazione.
Ausiliari della coagulazione come l’idrossido di calcio Ca(OH)2 possono essere impiegati per aumentare la concentrazione di ioni Ca2+ e CO32-, rendendo l’ambiente alcalino e favorendo la formazione di carbonato di calcio che aiuta ad inglobare le particelle colloidali presenti nell’acqua. In alternativa, la bentonite, un minerale argilloso, può essere impiegata per aumentare la viscosità dell’acqua, facilitando la formazione di gel e contribuendo al processo di depurazione delle acque.