Europio: proprietà, reazioni, produzione, usi

L’Europio: un Elemento Chiave dei Lantanidi

L’Europio è un elemento appartenente alla serie dei lantanidi, con una configurazione elettronica [Xe] 4f7, 6s2. Questo metallo si trova in minerali come la monazite, la bastnäsite e il xenotime, unitamente ad altri metalli delle terre rare.

La Scoperta dell’Europio

La scoperta degli elementi delle terre rare è piuttosto recente, dato che essi condividono caratteristiche simili e si trovano in piccole quantità negli stessi minerali. Alla fine del XIX secolo, il chimico britannico William Crookes osservò gli spettri fosforescenti di alcuni elementi, inclusi quelli delle terre rare come l’europio.

La scoperta dell’elemento viene attribuita al chimico francese Eugène-Antole Demarçay, che nel 1896 identificò un nuovo elemento nei campioni di minerali contenenti samario. Fu nel 1901 che Demarçay riuscì a isolare e denominare l’elemento europio.

Produzione dell’Europio

Attualmente, l’europio può essere ottenuto principalmente attraverso un processo di scambio ionico dalla sabbia di monazite, un materiale ricco di elementi delle terre rare. Si può preparare mescolando l’ossido di europio (III) con un eccesso di lantanio metallico e riscaldando la miscela in un crogiolo di tantalio sotto vuoto. L’elemento si raccoglie come un deposito bianco-argenteo sulle pareti del crogiolo.

Proprietà dell’Europio

L’europio è un metallo duttile con una superficie brillante e lucida ed è il più reattivo tra i metalli delle terre rare. Ha una durezza simile al piombo e cristallizza secondo un reticolo cubico a corpo centrato. Presenta principalmente numero di ossidazione +2 e +3, formando composti deboli riducenti.

I suoi isotopi sono in fase di studio per l’utilizzo nelle centrali nucleari a causa della loro capacità di assorbire neutroni.

Reazioni Chimiche

L’europio dà reazioni analoghe a quelle del terbio. Ad esempio, reagisce con acqua per formare idrossido di europio (III) e idrogeno. Inoltre, ossidandosi in presenza di ossigeno, brucia e produce ossido di europio (III).

La Chimica dell’Europio: Proprietà e Utilizzi

L’europio è un elemento chimico che reagisce con gli alogeni per formare i corrispondenti alogenuri. Ad esempio, reagendo con il fluoro, il cloro o il bromo, si ottengono dei composti di diversi colori. Il fluoruro di europio (III) è bianco, il cloruro è giallo e il bromuro è grigio. Questa reazione generale avviene come segue: 3 Eu(s) + 6 X2(g) → 2 EuX3(s).

Interazioni Chimiche

Inoltre, l’europio può reagire con l’acido solforico diluito per formare una soluzione colorata di rosa, dovuta alla presenza dello ione Eu^3+ e di idrogeno. La reazione chimica coinvolta è la seguente: 2 Eu(s) + 3 H2SO4(aq) → 2 Eu^3+(aq) + 3 SO4^2-(aq) + 3 H2(g).

Utilizzi dell’Europio

Attualmente, l’europio non ha molti utilizzi commerciali diretti, ma i suoi composti trovano impiego nella fluorescenza, soprattutto quando l’europio presenta stati di ossidazione +2 e +3. L’ossido di europio (III), ad esempio, viene utilizzato nei cosiddetti fosfori presenti nei tubi catodici dei televisori e delle lampade fluorescenti. Inoltre, viene impiegato come attivatore dei fosfori a base di ittrio, contribuendo a generare fosfori rossi.

Applicazioni nella Sicurezza delle Banconote

Un’applicazione interessante dell’europio è la sua presenza sulle banconote in euro insieme al terbio e al tulio, costituendo un deterrente per i falsari. Questi ioni metallici sono evidenziati dalla radiazione UV, che fa sì che l’europio emetta una fluorescenza rossa, il terbio una fluorescenza verde e il tulio una fluorescenza blu. Questa caratteristica rende più semplice riconoscere le banconote autentiche da quelle contraffatte.

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