Fulminato di mercurio: storia, struttura, sintesi

Fulminato di mercurio: Caratteristiche, storia e sintesi

Il fulminato di mercurio è noto come un solido cristallino grigio, insolubile in acqua, estremamente sensibile all’urto e al riscaldamento, e considerato quindi un esplosivo primario.

Storia

Nel 1800, il chimico britannico Edward Howard scoprì per caso che il mercurio trattato con acido nitrico ed etanolo produceva una polvere bianca esplosiva, denominata fulminato di mercurio. L’uso di questa sostanza si diffuse con il brevetto, nel 1807, di una capsula a percussione contenente questa sostanza, che rese obsoleti gli armi a pietra focaia. Tuttavia, l’uso non prudente di questa sostanza provocò incidenti mortali, come nel caso del chimico britannico Henry Hennel nel 1842. Fu solo alla fine del XIX secolo che il fulminato di mercurio fu impiegato insieme ad altre sostanze per creare esplosivi ad alto potenziale. Interessante notare che il fulminato di mercurio è stato utilizzato come trama nella serie televisiva “Breaking Bad”.

Struttura

Il fulminato di mercurio è costituito da uno ione fulminato, un pseudoalogeno con formula CNO-, e quindi la formula del fulminato di mercurio è Hg(CNO)2. La sua struttura è stata determinata solo nel 2007 dai chimici tedeschi Wolfgang Beck e Thomas M. Klapötke, che hanno rilevato che cristallizza in un reticolo ortorombico in cui ogni atomo di mercurio è legato a due atomi di carbonio.

Sintesi

Il fulminato di mercurio viene ottenuto trattando il mercurio con acido nitrico e etanolo. Nel dettaglio, il mercurio reagisce con l’acido nitrico per formare nitrato di mercurio (I) e biossido di azoto. Successivamente, il nitrato di mercurio (I) reagisce con l’eccesso di acido nitrico e l’etanolo per produrre il fulminato di mercurio, che viene conservato in acqua e deve essere asciugato prima dell’uso. La decomposizione termica del fulminato di mercurio avviene a temperature inferiori a 100°C e può essere influenzata da vibrazioni, variazioni di pressione e urti, producendo diossido di carbonio, azoto gassoso e sali di mercurio.

Riscuotendo interesse per la sua storia affascinante, la struttura e la sintesi del fulminato di mercurio rappresentano un argomento di studio in costante evoluzione.

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