Interazioni molecolari: forze di attrazione, esempi

Le interazioni molecolari rivestono un ruolo fondamentale in diversi campi della chimica, come il folding delle proteine, la progettazione di farmaci, il rilevamento di patogeni, la scienza dei materiali, i sensori e la nanotecnologia. Queste interazioni sono conosciute anche come interazioni non covalenti, interazioni intermolecolari e legami non covalenti, e hanno un impatto significativo sulle proprietà della materia a livello macroscopico.

Importanza delle interazioni molecolari

Le proprietà delle molecole, come il carattere polare o apolare, giocano un ruolo chiave nelle interazioni intermolecolari. Quando le molecole presentano elevati momenti dipolari, si verificano forze di attrazione intermolecolari. L’energia di interazione tra molecole dipolari deriva principalmente da interazioni elettrostatiche, dove l’atomo parzialmente positivo di una molecola attrae l’atomo parzialmente negativo di un’altra molecola.

Forze delle interazioni molecolari

Le forze intermolecolari sono responsabili dell’esistenza di solidi e liquidi. Quando una molecola si trova in una fase condensata, viene attratta dalle molecole vicine, creando una bassa energia potenziale. Con l’aggiunta di calore, una molecola può acquisire energia cinetica sufficiente da superare l’energia potenziale e passare allo stato di vapore.

La tensione di vapore, che misura la tendenza di una molecola in fase condensata a passare allo stato di vapore, dipende dalla pressione esercitata dal vapore in equilibrio con la fase solida o liquida. Un’alta tensione di vapore a basse temperature indica la necessità di una bassa energia cinetica per vincere le interazioni tra le molecole nella fase condensata.

Le uniche interazioni possibili tra molecole non polari sono le forze di van der Waals, che si manifestano in sostanze con basse temperature di ebollizione, in quanto le molecole possono interagire solo tramite queste forze, così chiamate in onore del loro scopritore, Johannes Diderik van der Waals.

Conclusione

Le interazioni molecolari svolgono un ruolo cruciale nella determinazione delle proprietà della materia e nelle varie applicazioni scientifiche e tecnologiche. Comprendere queste interazioni è fondamentale per lo sviluppo di nuovi materiali, farmaci e tecnologie innovative.

Temperature di Ebollizione di Alcune Sostanze Molecolari

Di seguito sono riportati i punti di ebollizione di alcune molecole:

| Sostanza | Temperatura di Ebollizione (°C) |
| ——– | ——————————- |
| He | -268.9 |
| H2 | -252.9 |
| N2 | -195.8 |
| Ar | -185.9 |
| NH3 | -33.3 |
| HF | 19.5 |
| H2O | 100 |
| NaCl | 1461 |
| LiF | 1673 |
| BeO | 3900 |

Polarità e Temperatura di Ebollizione

Se confrontiamo le temperature di ebollizione delle molecole che non presentano elettroni spaiati o sono apolari, possiamo notare che, ad esempio, l’argon ha una temperatura di ebollizione maggiore rispetto all’elio. Questo avviene perché l’argon ha un raggio atomico maggiore rispetto all’elio, il che rende la sua densità di carica più polarizzabile. Le forze di attrazione tra gli atomi di argon sono quindi maggiori, portando a una temperatura di ebollizione più alta. Queste forze di attrazione comportano deviazioni dal comportamento ideale anche in fase gassosa.

Molecole Polari e Legame a Idrogeno

Molecole come NH3, HF e H2O, che sono polari e presentano punti di ebollizione più alti rispetto a molecole non polari, possiedono legame a idrogeno. Questo legame si verifica quando l’idrogeno è legato a elementi più elettronegativi come azoto, ossigeno e fluoro. In particolare, il fluoruro di idrogeno forma legami a idrogeno tra le molecole, creando forze di attrazione aggiuntive.

Ruolo del Legame a Idrogeno

Ad esempio, il fluoro di idrogeno allo stato liquido è composto da molecole in cui un atomo di idrogeno di una molecola forma un legame a idrogeno con il fluoro di un’altra molecola. Allo stesso modo, le molecole di acqua allo stato liquido sono legate tra loro tramite legami a idrogeno. Il legame a idrogeno contribuisce a una maggiore coesione tra le molecole, influenzando la temperatura di ebollizione di queste sostanze.

Le forze tra le molecole e la temperatura di ebollizione dell’acqua

La temperatura di ebollizione dell’acqua è più elevata rispetto a sostanze come l’ammoniaca e l’acido fluoridrico, grazie alle forze intermolecolari presenti. Queste forze tengono le molecole d’acqua unite, richiedendo quindi maggiore energia per separarle rispetto ad altre sostanze.

Solidi e liquidi molecolari

Le fasi condensate delle molecole possono essere classificate come solidi o liquidi molecolari, in cui le singole identità molecolari rimangono distinte e separate.

La struttura dei cristalli ionici

Nei cristalli ionici, gli ioni positivi e negativi sono entità separate e organizzate in una struttura cristallina simmetrica. L’esempio classico è il cloruro di sodio, in cui ogni ione sodio è circondato da sei ioni cloruro e viceversa, con forze di attrazione bilanciate che mantengono la struttura stabile.

Forze di attrazione nei cristalli ionici

Le forze di attrazione tra gli ioni all’interno di un cristallo ionico sono molto forti, il che porta a temperature di ebollizione elevate per queste sostanze. Questo è dovuto alla necessità di sopraffare queste forze per separare gli ioni e portarli allo stato gassoso.

Per saperne di più sul cloruro di sodio e sulla chimica generale, puoi consultare [questo articolo su chimica.today](https://chimica.today/chimica-generale/cloruro).

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