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Ione argento: reazioni, formazione di complessi

L’importanza dell’Argento nella Chimica e le sue Reazioni Principali

L’argento è un metallo di transizione stabile che ha una lunga storia sin dai tempi antichi, essendo noto in Asia Minore e sulle isole del Mar Egeo fin dal IV millennio a.C. L’argento può formare numerosi tipi di reazioni, tra cui quelle di precipitazione con gli per la formazione di sali poco solubili.

Reazioni dell’Argento con gli Alogeni

L’argentso reagisce con gli alogeni, ad eccezione del fluoro, per formare sali poco solubili secondo la seguente reazione generale:
Ag+(aq) + X(aq) → AgX(s)

La solubilità degli di argento varia, aumentando dall’ioduro di argento al cloruro di argento, come indicato dal .

Formazione di Complessi dell’Argento

L’argento, essendo un metallo di transizione, può formare complessi. Tuttavia, poiché la sua configurazione elettronica impedisce transizioni tra orbitali, i complessi di argento non presentano colorazione evidente.

Tra i complessi che l’argento può formare, quello con l’ammoniaca ha particolare importanza. In presenza di ammoniaca, l’equilibrio si sposta verso la formazione del complesso [Ag(NH3)2]+ grazie alla costante di formazione Kf.

In una soluzione contenente un precipitato di alogenuro di argento, è presente una quantità minima di ione argento. L’aggiunta di ammoniaca alla soluzione può solubilizzare il precipitato grazie alla formazione dell’ione complesso.

In conclusione, l’argento non solo partecipa a reazioni di precipitazione con gli alogeni, ma anche complessi importanti come quello con l’ammoniaca, dimostrando la sua versatilità e le sue proprietà uniche in campo chimico.

Solubilità degli alogenuri di argento in ammoniaca

La dissoluzione dell’alogenuro di argento varia a seconda che venga aggiunta ammoniaca diluita o concentrata, come mostrato nella tabella qui sopra. Inoltre, la solubilità degli alogenuri di argento in ammoniaca segue l’ordine AgCl > AgBr > AgI, in linea con i valori dei di solubilità. Questo processo è utilizzato per caratterizzare l’ione argento nei saggi qualitativi.

Dissoluzione di complessi

Aggiungendo acido nitrico, l’alogenuro di argento può riprecipitare formando un precipitato bianco. La reazione coinvolta è la seguente: [Ag(NH3)2]+(aq) + Cl-(aq) + 2 H+(aq) → AgCl(s) + 2 NH4+(aq).

In presenza di eccesso di ammoniaca, l’ossido di argento può precipitare come Ag2O(s), per poi solubilizzarsi in una soluzione amminica in eccesso secondo la reazione: Ag2O(s) + 4 NH3(aq) + H2O(l) → 2 [Ag(NH3)2]+(aq) + 2 OH-(aq).

Infine, l’argento può formare un complesso con l’ione cianuro, dando luogo alla formazione di AgCN(s), un sale poco solubile. Tuttavia, in presenza di un eccesso di ione cianuro, il complesso dicianoargentato [Ag(CN)2]- si forma, rendendo il composto solubile.

Questo complesso dicianoargentato è utilizzato per l’elettrodeposizione dell’argento su altri metalli. In questo processo, l’oggetto sul quale si vuole depositare l’argento funge da catodo, immerso in una soluzione contenente il complesso dicianoargentato. Qui, l’argento si riduce al catodo formando un rivestimento di argento metallico.

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