Scopri la Maghemite: il Minerale Magnetico dalle Molteplici Applicazioni
La Maghemite è un minerale che si genera dalla trasformazione della magnetite a basse temperature, determinata dalla conversione del ferro (II) in ferro (III). Mentre la magnetite è composta da FeO e Fe2O3 con formula Fe3O4, la maghemite è formata da γ-Fe2O3.
La maghemite è stata identificata per la prima volta nel 1927 nella miniera di Iron Mountain, situata a nord-ovest di Redding, nella contea di Shasta, in California. Negli ultimi tempi, gli ossidi di ferro hanno suscitato notevole interesse per le loro diverse applicazioni tecnologiche e industriali, grazie alle loro straordinarie proprietà.
Questi materiali trovano impiego in svariati settori, come la registrazione magnetica ad alta densità, i sensori di gas, i catalizzatori, i pigmenti, gli agenti anti-corrosione, gli adsorbenti, l’elettronica, l’immagazzinamento magnetico e la biomedicina. Le nanoparticelle di ossido di ferro manifestano caratteristiche magnetiche distintive e risultano anche biodegradabili e non nocive.
La maghemite e la magnetite presentano somiglianze nella struttura e condividono proprietà ferrimagnetiche a temperatura ambiente. Tuttavia, la maghemite è instabile a elevate temperature e tende a perdere la suscettibilità magnetica col tempo, ma questo comportamento può essere corretto mediante il drogaggio con ioni di metalli di transizione.
Questo minerale è impiegato anche in ambito biologico per la somministrazione mirata di farmaci, come mezzo di contrasto nella risonanza magnetica, nelle batterie agli ioni di litio, negli inchiostri magnetici e nel trattamento delle acque.
La maghemite è utilizzata anche come fotocatalizzatore e nanomateriale magnetico per il trattamento dell’acqua, garantendo una notevole efficacia nella rimozione dei contaminanti. Questo minerale ha dimostrato di poter eliminare vari inquinanti con un’efficienza di adsorbimento che in alcuni casi si avvicina al 100%, compresi ioni di metalli pesanti, nitriti, nitrati e diversi coloranti.
La formazione della magnetite avviene tramite una procedura di coprecipitazione chimica. Le proprietà magnetiche delle nanoparticelle dipendono dalle dimensioni, comportandosi in modo diverso a livello ridotto, quindi devono possedere una magnetizzazione elevata per poter essere sfruttate in ambito biomedico e in altre tecnologie avanzate.