Olmio: storia, ottenimento, reazioni

L’olmio è un metallo appartenente alla serie dei lantanidi che si trova in natura nella gadolinite e nella manazite unitamente agli altri elementi delle terre rare.

Storia 

Nel 1878 i chimici svizzeri Marc Delafontaine e Jacques-Louis Soret  scoprirono l’elemento osservando delle bande spettroscopiche di assorbimento imputabili a un elemento sconosciuto.

L’anno successivo il chimico svedese Per Teodor Cleve nell’ambito dei suoi studi sull’ossido di erbio scoprì due nuove sostanze, una si colore marrone che chiamò holmia nome svedese della città di Stoccolma e si scoprì in seguito essere ossido di olmio e un’altra di colore verde che chiamò thulia che si scoprì essere ossido di tulio.

Nel 1886 il chimico francese Paul Lecoq de Boisbaudran isolò l’ossido di osmio per precipitazione frazionata mentre il botanico svedese Otto Holmberg nel 1911 ottenne il metallo allo stato puro

Proprietà

olmio

L’olmio che ha configurazione elettronica [Xe] 4f11, 6s2 è un metallo di colore bianco-argenteo relativamente tenero e malleabile, piuttosto resistente alla corrosione.

Ha numeri di ossidazione +1 e +2 sebbene il numero di ossidazione più comune sia +3. Gli ioni Ho3+ hanno proprietà fluorescenti simili ad altri ioni delle terre rare e vengono utilizzati per alcune applicazioni laser e come coloranti del vetro.

Ottenimento

Dai minerali viene ottenuto tramite processi pirometallurgici impiegando la riduzione metallotermica del suo cloruro o fluoruro con calcio metallico secondo la reazione:
2 HoF3 + 3 Ca → 2 Ho + 3 CaF2

Reazioni

L’olmio reagisce rapidamente con acidi diluiti con formazione di olmio (III) e idrogeno gassoso:
2 Ho + 6 H+ → 2 Ho3+ + 3 H2

Tuttavia, non reagisce con l’acido fluoridrico anche se concentrato a causa della formazione di uno strato superficiale protettivo di HoF3.

Reagisce lentamente con l’ossigeno dell’aria a temperatura ambiente e brucia rapidamente formando ossido di olmio (III) usato come colorante giallo per il vetro che costituisce lo standard di calibrazione della lunghezza d’onda per  gli spettrofotometri ottici:
4 Ho(s) + 3 O2(g) → 2 Ho2O3(s)

Reagisce con gli alogeni per dare i corrispondenti alogenuri secondo la reazione generale:
2 Ho + 3 X2 → 2 HoX3

Il fluoruro di olmio (III) è rosa mentre gli altri alogenuri sono di colore giallo.

Reagisce lentamente con l’acqua formando l’idrossido di olmio (III) e idrogeno gassoso:
2 Ho + 6 H2O → 2 Ho(OH)3 + 3 H2

Ha proprietà magnetiche specie se combinato con l’ittrio; grazie a tali proprietà viene usato per produrre campi magnetici artificiali.

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