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Ordine di legame. Esempi svolti

Ordine di legame nella chimica molecolare: esempi e spiegazioni

L’ordine di legame misura il numero di elettroni coinvolti nei legami tra due atomi presenti in una molecola e rappresenta un indicatore della stabilità del legame. Secondo la teoria degli orbitali molecolari, la formazione di una molecola biatomica si studia matematicamente attraverso la combinazione lineare degli orbitali atomici dei due atomi, seguendo precise regole.

Nel caso di orbitali atomici con la stessa e orientazione spaziale, vengono sommati o sottratti tra loro, generando due nuove funzioni d’onda denominati orbitali molecolari (OM). Questi orbitali forniscono i valori dell’energia e la distribuzione spaziale della nuvola elettronica associata. L’orbitale molecolare legante è caratterizzato da un’energia minore e densità elettronica simmetricamente distribuita attorno all’asse di legame, mentre l’orbitale molecolare antilegante ha un’energia maggiore e una densità elettronica nulla tra i due nuclei.

I livelli energetici degli orbitali di legame e di antilegame risultanti dalla combinazione atomica di atomi uguali vengono definiti in modo chiaro. Ad esempio, la combinazione degli orbitali atomici 2s e 2p porta alla formazione di orbitali molecolari leganti e antileganti con differenti simmetrie e distribuzioni spaziali.

Il numero di legami esistenti tra una coppia di atomi è definito come l’ordine di legame, che tiene conto delle coppie di elettroni di legame e antilegame. Negli esempi pratici, come la variazione dell’ordine di legame nell’ossigeno, si evidenzia come questa definizione sia applicata nella pratica.

In conclusione, l’ordine di legame gioca un ruolo chiave nella stabilità molecolare e nella formazione dei legami chimici, e la sua definizione è fondamentale ai fini della comprensione della struttura molecolare.

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L’ordine di legame nelle molecole di ossigeno

In chimica, l’ordine di legame rappresenta il numero di coppie di elettroni condivise tra due atomi. Nelle molecole di ossigeno in diversi stati (neutro, ionico), l’ordine di legame varia, influenzando la lunghezza del legame chimico.

Nella molecola di O2, l’ordine di legame è di 2, poiché sono presenti 6 elettroni in orbitali di legame e 2 in orbitali di antilegame. Questo valore influisce sulla lunghezza del legame.

Nel caso di O2-, lo ione ha un ordine di legame di 1.5, con 6 elettroni in orbitali di legame e 3 in orbitali di antilegame. Questo comporta una differenza nella lunghezza del legame rispetto alle altre forme dell’ossigeno.

Per la forma ionica O2- con 18 elettroni, l’ordine di legame è di 1, con 6 elettroni in orbitali di legame e 4 in orbitali di antilegame. Questo determina un’ulteriore variazione nella lunghezza del legame.

Queste differenze nell’ordine di legame delle molecole di ossigeno influenzano la lunghezza dei legami chimici corrispondenti, contribuendo alle diverse proprietà delle varie forme di ossigeno.

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