Ossidi dell’azoto: caratteristiche, formazione e impieghi
Gli ossidi dell’azoto, noti come NOx, si formano durante la combustione e presentano un’ampia gamma di numeri di ossidazione dell’azoto, che vanno da +1 a +5. Queste sostanze sono responsabili dello smog e contribuiscono alle piogge acide e alla formazione di ozono troposferico, che può danneggiare gli ecosistemi, la vita animale e vegetale.
In tabella sono riportati i principali ossidi dell’azoto:
– Monossido di diazoto (N2O): +1
– Ossido nitrico (NO): +2
– Triossido di diazoto (N2O3): +3
– Tetraossido di diazoto (N2O4): +4
– Biossido di azoto (NO2): +4
– Pentossido di biazoto (N2O5): +5
Ossido nitroso
L’ossido nitroso (N2O) può essere ottenuto per riscaldamento del nitrato di ammonio, secondo la reazione:
NH4NO3(s) → 2 H2O(g) + N2O(g)
È poco reattivo a temperatura ambiente ed è noto per i suoi utilizzi in campo chirurgico, come propellente negli aerosol e come gas esilarante a causa dei suoi effetti dopo inalazione.
Ossido nitrico
L’ossido nitrico (NO) può essere ottenuto a livello industriale dalla reazione di ossidazione dell’ammoniaca ad una temperatura di circa 800 °C, utilizzando il platino come catalizzatore. In laboratorio, può essere ottenuto dalla reazione tra rame e acido nitrico.
Ossido di azoto
L’ossido di azoto gassoso è uno degli inquinanti ambientali generati dai motori a combustione interna. È impiegato per ottenere acido nitrico dall’ammoniaca nel processo Ostwald.
Triossido di diazoto
Il triossido di diazoto può essere ottenuto quando una miscela costituita da parti uguali di ossido nitrico e biossido di azoto viene portata alla temperatura di –21°C. È un forte agente ossidante.
Pentossido di diazoto
Il pentossido di diazoto è un solido bianco formato dalla disidratazione dell’acido nitrico tramite ossido di fosforo (V). A temperatura ambiente, si decompone in tetraossido di diazoto e ossigeno.
Proteggere l’ambiente e limitare le emissioni di ossidi dell’azoto è di fondamentale importanza per la salvaguardia del nostro pianeta.