Ossido di ferro (II): una panoramica sul composto
L’ossido di ferro (II), noto anche come ossido ferroso, è un composto chimico in cui il ferro ha un numero di ossidazione di +2, identificato dalla formula FeO. Assieme all’ossido di ferro (III) e all’ossido ferroso-ferrico, rappresenta uno dei principali ossidi del ferro, reperibile in natura nel minerale wüstita.
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Proprietà dell’ossido di ferro (II)
Questo composto si presenta sotto forma di cristalli di colore nero, cristallizzando secondo un reticolo cubico a facce centrate ed è termicamente stabile. È insolubile in acqua, soluzioni basiche e solventi organici, ma risulta solubile in soluzioni acide ed etanolo.
Sintesi e reazioni chimiche
L’ossido di ferro (II) può essere ottenuto mediante la decomposizione dell’idrossido di ferro (II) o dell’ossalato di ferro (II). Inoltre, reagisce in diversi modi, ad esempio con l’ossigeno per formare ossido di ferro (III) o con il biossido di carbonio per produrre carbonato di ferro (II).
Applicazioni e utilizzi
Questo composto viene impiegato come pigmento nelle ceramiche, smalti, vetri e negli inchiostri per tatuaggi. È inoltre cruciale nella produzione dell’acciaio e svolge il ruolo di catalizzatore in numerose sintesi chimiche. Un’applicazione nota è la sua presenza nel vetro termoisolante verde utilizzato in automobili e finestre per le sue proprietà di legame con le molecole d’acqua, che conferiscono al vetro una colorazione verdognola.