Formazione dei precipitati in Chimica:
I precipitati prendono forma attraverso diversi stadi di sviluppo, partendo dai “germi cristallini” che sono aggregati ionici primari invisibili, su cui si depositano gradualmente altri ioni. Successivamente, si formano cristalli piccolissimi che inizialmente sono dispersi nell’acqua madre, ma crescono progressivamente fino a separarsi dalla soluzione, dando origine ai precipitati. Durante tale processo, può verificarsi una sovrasaturazione, in cui la soluzione diventa più concentrata rispetto alla saturazione. In questo caso, è necessario modificare le condizioni della soluzione, ad esempio attraverso il raffreddamento, affinché la precipitazione avvenga. La solubilità e la sovrasaturazione sono influenzate dallo stato di suddivisione della sostanza, con i cristalli più piccoli che si dissolvono più facilmente di quelli grandi a causa della tendenza dei solidi ad assumere la superficie minima.
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Esempio di precipitazione di sali:
Un esempio pratico è la precipitazione del cloruro di piombo (PbCl2) aggiungendo lentamente una soluzione diluita di ioduro di sodio (NaI). In questo processo, si raggiunge il prodotto di solubilità dell’ioduro di piombo (PbI2), ma non si verifica immediatamente la precipitazione a causa della sovrasaturazione. Con la continuazione dell’aggiunta di NaI, si formano piccoli germi cristallini che si ingrossano mediante il deposito di più PbI2, generando un precipitato ben formato di cristalli gialli facilmente filtrabili.
Variazioni nella formazione dei precipitati:
In altri casi, la formazione dei precipitati può dare luogo a particelle piccolissime e irregolari chiamate “micelle”, che rimangono sospese nell’acqua madre come una soluzione colloidale apparentemente omogenea. Tali particelle possono successivamente perdere la loro carica e formare un precipitato di aspetto fioccoso chiamato “gel” o un precipitato dall’aspetto caseoso.
Coprecipitazione e postprecipitazione:
I precipitati di solito non si separano puri, ma sono inquinati da sostanze presenti in soluzione a causa di fenomeni come la coprecipitazione, in cui altre sostanze si uniscono al precipitato durante la sua formazione, e la postprecipitazione, in cui si verifica la precipitazione di un altro composto sulla superficie del precipitato primario. Questi fenomeni possono contribuire alla presenza di impurità nei precipitati, compromettendone la purezza e la cristallinità.
In sintesi, la formazione dei precipitati è un processo complesso influenzato da vari fattori, che può dare luogo a diversi tipi di precipitati con diverse caratteristiche fisiche e chimiche.