La produzione della soda caustica attraverso elettrolisi può essere attuata utilizzando due tecniche principali: la tecnica a diaframma e la tecnica a catodo mobile di mercurio.
Tecnica a diaframma
Durante la tecnica a diaframma, una soluzione di NaCl (salamoia) viene elettrolizzata, producendo gas Cl2 e H2 e una soluzione residua di NaOH. Questa tecnica prevede l’uso di un setto poroso per separare i compartimenti anodico e catodico. Durante l’elettrolisi, si evita la diffusione di OH- nella salamoia, impedendo così la formazione di reazioni indesiderate. Una volta completata l’elettrolisi, la salamoia residua viene trattata per il recupero di NaCl e la concentrazione o cristallizzazione della soluzione contenente NaOH.
Tecnica a catodo mobile di mercurio (cella Castner-Kellner)
Nella tecnica a catodo mobile di mercurio, l’elettrolisi della salamoia avviene su un catodo di mercurio, generando un amalgama a potenziale di riduzione inferiore a quello del sodio. L’amalgama così ottenuto viene fatto fluire in una cella elettrolitica secondaria, chiamata cella di denudamento, dove funge da anodo. Anche in questo caso, gli anodi sono di DSA e il rendimento del processo è del 50%.
Indipendentemente dalla tecnica utilizzata, è fondamentale gestire adeguatamente i residui del processo a causa della presenza di mercurio, che sono tossici e cancerogeni.
In conclusione, la produzione elettrolitica della soda caustica è un processo complesso che richiede attenzione e controllo per garantire la sicurezza e la sostenibilità ambientale.