Rubidio, un elemento metallico alcalino facilmente reattivo, è presente in tracce in minerali come pollucite e lepidolite. Appartiene al gruppo dei metalli alcalini ed ha una configurazione elettronica [Kr] 5s1. Il rubidio ha un caratteristico colore bianco-argenteo ed è considerato uno dei metalli più reattivi.
Scoperta e Proprietà
Scoperto nel 1861 dai chimici tedeschi Robert Bunsen e Gustav Kirchhoff, il rubidio è stato isolato dall’analisi di campioni di lepidolite. Il nome “rubidio” deriva dal latino “rubidus”, che significa rosso intenso, in riferimento alle due linee spettrali di colore rosso scuro osservate nello spettro del metallo. Attualmente, il rubidio viene ottenuto come sottoprodotto della metallurgia del litio. Reazioni
Il rubidio reagisce violentemente con l’acqua, formando idrossido di rubidio e idrogeno. In presenza di aria, il metallo reagisce lentamente con l’ossigeno, ossidandosi a superossido. Non reagisce con acidi e basi, ma forma idruro reagendo con l’idrogeno, e alogenuri reagendo con gli alogenatori. Utilizzi
Il rubidio trova impiego nella produzione di vetri speciali, orologi atomici e fotocellule. È utilizzato anche nei fuochi d’artificio per conferire una colorazione viola distintiva. Nonostante vengano preferiti altri metalli alcalini, il rubidio rimane un elemento versatile con varie applicazioni tecnologiche. In conclusione, il rubidio è un metallo alcalino dalle proprietà interessanti e versatile applicazioni industriali e tecnologiche. Con una storia affascinante e caratteristiche chimiche uniche, il rubidio continua ad essere oggetto di studio e interesse nel campo della scienza dei materiali e della chimica.