Selenato: proprietà, reazioni, usi

Lo ione selenato è un anione poliatomico derivante dall’acido selenico a seguito di rimozione di due ioni H+ ed ha formula SeO42-. Esso è la base coniugata dell’idrogenoselenato HSeO4.

In questo anione, come nell’acido selenico, il selenio ha il numero di ossidazione più alto ovvero +6. Mostra analogie con lo ione solfato ma, a differenza di esso, è un forte ossidante.
Il selenato è la forma più presente negli organismi che necessitano del selenio come micronutriente.

Proprietà

Ha una struttura tetraedrica in cui il selenio è legato tramite doppio legame a due atomi di ossigeno e tramite legame semplice a due atomi di ossigeno carichi negativamente. Pertanto questo anione è stabilizzato per risonanza. Diversamente dai solfati che formano in genere sali poco solubili, i selenati sono in genere solubili.

In acqua idrolizza secondo l’equilibrio:
SeO42- + H2O ⇄ HSeO4 + OH

Poiché il valore di Ka2 dell’acido selenico vale 1.2 · 10-2
La costante di idrolisi relativa a questo equilibrio vale
Kb = 10-14/1.2 · 10-2 = 8.3 · 10-13

Questo basso valore implica che soluzioni di sali solubili derivanti da basi forti come Na2SeO4 hanno un valore di pH di poco superiore a 7.

Reazioni

Reagisce in ambiente acido con lo ione cloruro per dare acido selenioso e cloro secondo la reazione di ossidoriduzione:
SeO42- + 4 H+ + 2 Cl → H2SeO3 + Cl2 + H2O

Il selenio, infatti, passa da numero di ossidazione +6 a +4 e il cloro da -1 a zero.

Il selenato è presente nelle acque reflue minerarie e nelle acque di drenaggio dell’irrigazione in terreni seleniferi. Stante la sua stabilità, la sua rimozione dalla fase acquosa è difficile.

Un metodo consiste nella reazione con acido formico quale riducente e nell’utilizzo di un fotocatalizzatore di biossido di titanio con  irradiazione con raggi U.V.
In tal modo SeO42-  è ridotto a seleniuro di idrogeno

Usi

Un certo numero di selenati ha importanti usi commerciali, spesso come reagenti chimici. In particolare, il selenato di sodio.

Il selenato di sodio è un insetticida utilizzato in orticoltura per il controllo di acari, afidi e cocciniglie e usato come fungicida. È utilizzato nella produzione del vetro per ottenere una colorazione rossa dovuta al selenio.  Il vetro fuso è trattato con  Na2SeO4 e quindi triossido di arsenico per ridurlo a selenio elementare. Na2SeO4 è anche usato come agente decolorante nella produzione del vetro.

Il selenato di sodio è utilizzato anche per la preparazione di altri sali di selenio come il selenato d’oro (III) e reagisce con l’acido fluorosolforico per ottenere fluoruro di selenoile.

 

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