L’idruro di sodio, noto con la formula chimica NaH, è un composto inorganico formato da sodio e idrogeno. Questo materiale appare come un solido cristallino di colore bianco o grigiastro e si distingue per la sua elevata reattività, rendendolo un agente basico molto potente in ambiti come la chimica organica.
Sintesi
L’idruro di sodio può essere sintetizzato attraverso processi storici e industriali. La reazione tra idrogeno e metalli alcalini fu osservata inizialmente da Davy nel 1810 e poi da Gay-Lussac e Thenard nel 1811. In pratica, questo composto viene preparato mediante idrogenazione diretta del sodio a elevate temperature. Nella produzione industriale, si utilizza la reazione tra sodio metallico e idrogeno gassoso:
2 Na(s) + H₂(g) → 2 NaH(s)
Questa procedura avviene in ambienti controllati, privi di umidità e ossigeno, spesso sotto flusso di idrogeno. Per ridurre la sua reattività con l’aria, il prodotto finale viene talvolta miscelato con oli minerali. Altre metodologie includono la decomposizione termica del sodio alluminio idruro:
2 NaAlH₄ → 2 NaH + 2 Al + 3 H₂
Oppure la reazione tra sodio azide e idrogeno a temperature comprese tra 120 e 140 °C:
NaN₃ + 5 H₂ → NaH + 3 NH₃
Reazioni e Applicazioni
Tra le proprietà dell’idruro di sodio spicca il suo ruolo di superbase, che lo rende ideale per deprotonare acidi di Brønsted-Lowry, come quelli presenti in alcoli, fenoli, pirazoli e tioli, formando i relativi derivati sodici. Ad esempio, reagisce in modo vigoroso con l’acqua, rilasciando idrogeno gassoso:
NaH + H₂O → NaOH + H₂
Inoltre, interviene con gli alcoli per produrre alcossidi, utili in sintesi organiche come la reazione di Williamson. In solventi come il tetraidrofurano, può anche interagire con composti carbonilici che hanno idrogeni in posizione α, generando enolati. Come agente riducente, l’idruro di sodio trasforma il trifluoruro di boro in diborano e fluoruro di sodio:
6 NaH + 2 BF₃ → B₂H₆ + 6 NaF
Nelle applicazioni pratiche, è impiegato per rimuovere tracce d’acqua da solventi anidri, come THF, DMF, DMSO e acetonitrile. Inoltre, contribuisce alla creazione di materiali avanzati, come poliidruri in condizioni di alta pressione, ad esempio reagendo con idrogeno o metalli di transizione per formare composti come LaH₁₀ o YH₉.